Padania azzurra, Atalanta-Napoli vista da Busto Arsizio

  • di Alessio Capone

    Dio, Allah, Gesù, Buddha, pianeti non allineati, Venere in Giove e Saturno 'ncopp a Mercurio: a mezzanotte il mio vecchio ne farà 71, stasera non voglio scuse. Allineatevi, fate miracoli, moltiplicate i giocatori azzurri in campo, fate quello che volete, ma stasera non ne voglio sapere.
     
    Mio fratello si ricorda dell'uno a zero di due anni fa. Io gli rammento il tre a zero dell'anno scorso e lui esclama: "mamma mia oh che stadio, mi ricordo un 5 a 1 nell'anno da neo promossi".
    Non mi vergogno e lo dichiaro apertamente: me la sto facendo sotto.
     
    Si parte.
     
    Pronti via. Higuain davanti alla porta. Fuori.
     
    8' primo errore nostro. Inler. Nemmanco Giove può contro certe cose.
    Poco dopo Mertens chiede scusa a Giove con un gran tiro. Angolo.
     
    Primi 22' di possesso e dominio. Le squadre si studiano. Noi come segnare, loro come non prenderle.
     
    Poi Koulibaly studia da Pirlo e lancia in maniera divina Ghoulam. Il dio al quale si ispira sceglietelo voi dalla lista qui sopra.
     
    Al 30' la fase di studio entra in una fase di stallo. Loro hanno preso le dovute misure. Noi ci stiamo incartando in un posseso non più così fluido. Guardo il cielo per capire a che punto è la fase di allineamento di Venere con Plutone. Ma in cielo riesco al massimo a scorgere Pluto.
     
    Dopo uno scempio difensivo di Maggio, durante il quale ha tentato con ripetuti campanili di regalare la palla a Venere, evitiamo il peggio e ripartiamo in contropiede. Sprecato. Callejon chiede scusa a tutti. È così umile che sembra Gesù.
     
    Il commentatore Sky: "il Napoli si complica la vita da solo". Parola di Dio. Andiamo in pace.
    Rafael esce dalla porta come un giudeo, sembra quasi urlare: Barabba libero! Qualcuno gli spieghi che si gioca in linea e il libero non esiste più.
     
    Lo so, è una cronaca ai confini del sacro e del profano questa. D'altronde affrontiamo la Dea.
     
    Minuto di recupero. Punizione per l'Atalanta. Barriera. 
    Ho perso svariati bienni di vita.
     
    Fine primo tempo.
    Riassunto: Koulibaly lancia come dovrebbe fare Inler e Inler lancia come non dovrebbe fare nessuno mai.
     
    Si riparte.
     
    Si comincia come era finita: punizione per loro e altri anni buttati per me. 
    Inler è come le coincidenze di Trenitalia. Finitela voi.
     
    Hamsik con tutti questi dei si è confuso e ha provato a fare Diego con un pallonetto dalla tre quarti.
     
    La Dea sembra essersi svegliata.
     
    Hamsik sta cercando di servire Higuaín con religiosa ossessione. Sembra una atto di fede non un tentativo di assist.
     
    Denis. Eccola. Un'azione una. Albiol è saltato come Rafael nel primo tempo. Denis libero.
     
    Callejon sbaglia un gol che io smetto di credere. Non è possibile. Questo campo è un campo santo per noi.
     
    Esce Hamsik, entra Insigne. Un napoletano per l'altro.
    Albiol ora sta sbagliando cose che. Che fine abbia fatto non si sa. Mistero della fede.
     
    Insigne fa una fotocopia del tiro di Mertens e gliela regala a Sportiello.
    Io sto facendo fatica. Non è possibile.
     
    Mertens poco poco e la chiude, per loro però. Vuoi vedere che gli hanno regalato trenta danari?
     
    GOOOOOOOOOOLLLLLL! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN! HIGUAÍN!
    E non è possibile dai.
     
    Il rigore sbagliato è qualche cosa che non mi farà dormire stanotte. È qualche cosa che voglio dimenticare. L'ennesima sofferenza contro una bestia nera. Un tiro in porta un gol subito. E mio padre, il festeggiato, che jastemma contro il mio amore Gonzalo. Altro che allineamento dei pianeti: dal Sole a Giove andatevene tutti là, dove dico io. 
     
    Per finire volevo rasserenare i giornalisti che non azzeccano la formazione dall'inizio dell'anno. Io sbaglio almeno tre elementi ogni volta. Diamoci ad un suicidio di massa. Cominciate voi.
     
    Sabato non sarò con i miei, andrò in montagna con la Francippì. Mi porterò la maglietta però: addosso sempre per questo campionato.
     
    Intanto mio padre sta continuando a mettere in fila tutti i pianeti e le divinità di cui sopra inveendo contro Higuaín.
    Sto malissimo. Abbracciatemi forte. Auguri papà. Abbracciamolo forte. 
     
    Auguri anche a Diego.
     
    Oggi è dura, ma non mi tiro indietro.
    Adl Napoli, proprio un Napoli coi baffi. E se va bene a me, buon Napoli a tutti.
     
    Forza Napoli.
    Sempre, comunque e dovunque.

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