La playnapolist di Chievo-Napoli

Il Romeo e Giulietta di Lou Reed, la Superstition di Steve Wonder, persino il “tema” di Ghostbusters: con questa musica dentro, il Napoli ieri sera ha vinto anche contro le proprie paure
  • di Raffaele Calvanese

    Alcune partite non le si combatte contro avversari visibili, bensì contro se stessi in primis e contro forze superiori a quelle che si possono combattere in campo semplicemente. Quella col Chievo è una partita del genere. Sulla carta gli scontri col Chievo negli ultimi anni non avrebbero dovuto avere storia ed invece hanno reso questa squadra una delle nostre bestie nere, partite in cui da un momento all’altro un destino nefasto poteva condannarci ad una figuraccia e ad una sconfitta cocente anche per la grande rivalità territoriale che ci si porta dietro dalla notte dei tempi con la città di Verona. Ieri sera abbiamo lottato contro tutto questo e abbiamo vinto.

    Lou Reed – Romeo had Juliette

    The perfume burned his eyes holding tightly to her thighs/ And something flickered for a minute and then it vanished and was gone

    Romeo si è fatto Giulietta, nulla di più azzeccato per descrivere la vittoria di ieri sull’ostico campo del Chievo Verona. Inutile negarlo, quella della compagine veronese è una delle storie più interessanti del calcio moderno made in Italy. Una piccola società che riesce a far girare ottimi giocatori e altrettanto ottimi allenatori. Negli ultimi anni è divenuta la bestia nera del Napoli perché è stata spesso corsara al San paolo e ha reso sempre difficile giocare delle buone partite contro di lei. Ieri sera abbiamo sfatato il tabù, come nella canzone di Lou Reed abbiamo riscritto la storia di questo rapporto tormentato.

    Stevie Wonder – Superstition

    Very superstitious, wash your face and hands. Rid me of the problem, do all that you can Keep me in a daydream, keep me goin' strong..”

    Un Pipita apotropaico ci tira fuori da un mondo fatto di demoni e bestie nere. I giocatori del Verona puntavano tutto sul nervosismo. Noi dal canto nostro guadagnavamo terreno azione dopo azione ma senza la consueta brillantezza, ci facevano giocare male, noi però avevamo dalla nostra lo stregone con l’antidoto a questa paura. Il Pipita caccia dal cilindro una conclusione da campione e spezza l’incantesimo portandoci in vantaggio e invertendo il corso degli eventi. È un Napoli diverso, una squadra che accetta la sfida e la vince con le armi scelte dall’avversario. Un Napoli camaleontico e vincente, ma soprattutto un Napoli con un centravanti da tenersi stretti.

    Ray Parker Jr. – Ghostbusters

    “Il terrore travalica la mia capacità di razionalizzare…”

    È solo il Chievo, ma quanta tensione fino al 94’. Troppi precedenti complicati per razionalizzare questa sfida eppure alla fine gli azzurri indossano la tuta degli acchiappafantasmi e portano a casa tre punti che per il morale valgono doppio. Il carico emotivo di questa vittoria è forse superiore a quello della sfida contro la Fiorentina, è la vittoria sui non detti, la vittoria sui fantasmi delle passate stagioni, è l’ennesima vittoria contro noi stessi. Si cresce, bene e continuamente.

    Lynyrd Skynyrd – Simple Man

    Forget your lust for the rich man's gold. All that you need is in your soul, And you can do this if you try. All that I want for you my son, Is to be satisfied.”

    Quando il saggio indica la strada lo stolto guarda le prime due giornate. Io personalmente amo l’approccio di Sarri a questo calcio in cui nessuno più si riconosce, ammiro la sua cultura del lavoro. Quest’estate si reclamavano sergenti di ferro o enfant prodige della panchina, in sordina è arrivato un uomo di calcio poco amante delle vetrine e molto più delle panchine vere. Questo Napoli dal basso profilo ha conquistato anche i più raffinati calciofili, è un piacere guardarlo giocare a pallone ed è anche capace di sfoderare un gioco che può tranquillamente competere con i più blasonati squadroni europei.

    I cani – Le velleità

    Le velleità ti aiutano a dormire quando i soldi sono troppi o troppo pochi e non sei davvero ricco, né povero davvero…”

    Giornata dopo giornata ci si rende conto che i risultati positivi non sono frutto di prestazioni occasionali ma di una solida costruzione che col tempo acquisisce sempre più solidità. Le fondamenta erano pesanti e non facili da smaltire velocemente, ora stiamo raccogliendo i frutti di una nuova impostazione, specialmente in difesa dove c’è stata la vera e propria rivoluzione sarriana. La retroguardia è diventata un luogo in cui si gioca con più serenità, merito del Mister ma anche di un portiere con più esperienza rispetto all’anno scorso. Albiol e Koulibaly stanno inanellando prestazioni da incorniciare e nel campionato dove vince sempre chi prende meno gol questa nuova attitudine dei partenopei non può far altro che alimentare le velleità di una squadra che si scopre sempre più grande giornata dopo giornata.

    #forzanapolisempre
     

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