Dieci aspetti positivi del pareggio contro il Genoa

Sarà anche l'ennesima occasione mancata, la partita con i rossoblu. Ma non dobbiamo disperare. Il bicchiere è mezzo pieno, anche se scende giù con fatica
  • goal.com

    di Boris Sollazzo

    Ok, lo ammetto, faccio proprio fatica, oggi, a trovare una decina di punti che mi risollevino il morale dall'ennesimo mezzo passo falso al San Paolo. Sarà che quest'anno, a causa del precariato, ci vado meno nel mio stadio. Quindi, devo trovare un secondo lavoro: si accetta tutto, tranne prostituzione (vendo il mio corpo solo a rate, tipo un rene) e traffici illeciti. Con un altro impiego potrò seguire tutte le partite in casa fino alla fine del campionato.
    E in fondo questo è già un motivo per sorridere, almeno per me.

    Comunque, eccole le 10 “svolte” di Napoli-Genoa

    1. Meglio regalare punti al Genoa che a qualsiasi altra squadra. I sorrisi dei nostri fratelli mi scaldano il cuore, anche se mi devono spiegare a cosa gli serve questo punto. Certo, a poter scegliere, pareggiavo con il Parma e perdevo contro di loro.
      Oddio, no. Se avessi potuto scegliere le avrei vinte tutte e due.

    2. Finalmente Emanuele Calaiò ha segnato un grande gol al San Paolo. Solo, maledizione, con la maglia sbagliata. Secondo me quella punizione ha provato a tirarla fuori di proposito.
      Appunto.

    3. Ora lo posso dire: la maglia gialla, che ho pure difeso, non mi piace. Neanche un po'.Auré, Rafa, Riccardino, torniamo a quella azzurra e non ce la togliamo più neanche per andare a dormire?

    4. Ancora due partite e Réveillère dovrebbe aver maturato i contributi per la pensione. Poi magari giocherà un calciatore vero. Tipo Grava. O anche Pecchia fuori ruolo.

    5. Lo Swansea all'andata andava a 1000 all'ora. Contro il Liverpool ha fatto tre gol e una partita incredibile. Per nostra fortuna, però, ieri si sono riposati tutti i nostri giocatori. Alla fine, non scendere in campo contro il Genoa è stato il miglior turn-over possibile. Rafa Benitez le pensa proprio tutte. Pure troppe.

    6. Con un po' di fortuna Preziosi esonererà Gasperini entro la prossima sfida contro di noi. E ricordiamoci sempre che quell'allenatore, imbattuto al San Paolo, rischiava di stare sulla panchina sbagliata, oggi. In fondo, vedete che Mazzarri ha fatto anche cose buone?

    7. Poteva andare peggio: Gamberini è infortunato, Santana è stato ceduto all'estero nel mercato di gennaio, Floro Flores è andato al Sassuolo poche settimane fa, Calaiò è entrato solo nel secondo tempo, Matuzalem era troppo attento a tentare di stroncare la carriera di Behrami, Portanova è rimasto in panchina. Con la fortuna che abbiamo con gli ex, poteva finire sei a uno per loro. Ora Aurelio, però, a Preziosi non prestargli più niente e nessuno. Neanche l'accendino. Neanche Donadel.

    8. Marek Hamsik, oggi, dovrebbe essere arrivato al numero massimo di passaggi che si possono sbagliare in una carriera. In una carriera da campione, ovviamente: altrimenti Inler e Fernandez hanno sette vite come i gatti. E le hanno già sprecate. Tutte.

    9. Raul Albiol finalmente potrà riposarsi. Tenerissima la sua ammonizione per disperazione. Se non fosse arrivato quel giallo, avrebbe intentato una causa per mobbing e sfruttamento alla società. Pare che domenica pomeriggio andrà al cinema con Higuain.
      A proposito di cinema, buone notizie anche per i registi horror nostrani: se andranno a Livorno, l'accoppiata Britos-Fernandez, con Henrique che incalza (si fa per dire), darà loro nuove idee per vivacizzare un genere in crisi.

    10. Dries Mertens è umano. Persino lui sbaglia. Persino lui tenta i tiri a giro. Persino lui fa tutto da solo e vuole segnare sempre. Persino lui viene colto da schizofrenia sulla nostra trequarti. Dopo i superpoteri mostrati negli ultimi mesi, temevamo la squalifica per lui, lo abbiamo detto più volte. Oggi ha voluto scongiurarla.
      Ora basta, però, ok, freccia azzurra? Non mi fare più scherzi.

    Insomma, facciamo un sorriso e tifiamo Napoli con tutto il nostro cuore. Che è in questi momenti che hanno bisogno di noi. Per fortuna lo Swansea non ha ex giocatori azzurri in rosa e il Livorno ha solo Leandro Rinaudo. Che, per carità, con la nostra capacità di far risorgere chiunque, sarà anche capace di stupirci. Ma magari, dopo quello che ha fatto contro il Verona, lo tengono in panchina. In ogni caso, Leandro, ricordati tutto quello che abbiamo fatto per te: se i tuoi figli andranno all'università, anzi se potranno proprio comprarsene una, sarà solo grazie a noi.

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