Lazio-Roma e il probabile "biscotto"

Al Napoli non resta che confidare in una vittoria dei giallorossi, ma la storia ci dice che nella capitale certi "accordi" ci sono già stati: per esempio quella volta che Cassano e Liverani...
  • di Francesco Albanese

    E adesso? Che cosa dobbiamo aspettarci dal derby di Roma? Il sottoscritto è uno dei sostenitori della prima ora del partito del “biscotto” e la sconfitta di Torino del Napoli non fa che rafforzare questo mio convincimento. Si dirà che in ballo ci sono troppi interessi e una differenza economico-finanziaria mostruosa a beneficio di chi arriva secondo rispetto al terzo classificato. Eppure…La mancata contemporaneità tra Juventus-Napoli e Lazio-Roma finirà per influenzare inevitabilmente il comportamento dei calciatori all’Olimpico. Ed è anche naturale che sia così. Do you remember Svezia-Danimarca? Provando a mettersi nei panni dei laziali voi che fareste? Giochereste una stracittadina all’arma bianca col rischio di dover poi affrontare l’esame del San Paolo all’ultima? In fin dei conti per questa Lazio la terza piazza è un ottimo risultato se si considerano le premesse. Non c’è un tifoso biancoceleste che a inizio anno non avrebbe firmato per un epilogo del genere. Pareggiare il derby garantirebbe a Lotito e soci il terzo posto, mettendo fuori gioco il Napoli e in più lascerebbe un residuo (minimo) di speranza di agguantare il secondo. Confidare nel Palermo avversario della Roma è impresa ardua, ma una chance comunque ci sarebbe. Si potrebbe obiettare che la rivalità tra le romane è tale da impedire simili pastette. Tutto vero, ma la storia c’insegna che certi “accordi” in campo già si sono stretti. Era il 15 maggio del 2005, un campionato anonimo per entrambe le squadre capitoline volgeva al termine: una sconfitta dell’una e dell’altra squadra avrebbe comportato un serio rischio di retrocessione e come finì? Zero a zero e tutti furono soddisfatti. In panchina sedevano Bruno Conti e Papadopulo, in campo Cassano e Liverani parlarono fitto fitto. Tra cani “nun se mozzicano” si dice a Roma e la ragione porta a credere che anche stavolta sarà così. Ecco il tabellino di quella “memorabile” sfida. Ah, la dirigeva il consulente “ucraino” Collina, ma questa è un’altra storia. 

     
    ROMA - LAZIO 0 - 0 
    ROMA: Curci, Panucci, Chivu (31' pt Ferrari), Mexes, Cufrè, Mancini, Dacourt (13' st Virga), De Rossi, Perrotta; Montella, Cassano. In panchina: Pipolo, Scurto, Xavier, Greco, Corvia. Allenatore: Conti. 

    LAZIO: Peruzzi, Oddo, Siviglia, Giannichedda, Zauri, A. Filippini, Dabo, Liverani, E. Filippini, Di Canio, Rocchi. In panchina: Sereni, Talamonti, Muzzi, Seric, Lequi, Pandev, Bazzani. Allenatore: Papadopulo. 

    ARBITRO: Collina di Viareggio. 

    NOTE: ammoniti: Panucci, Dabo, Dacourt, A. Filippini, Liverani, De Rossi.

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