Don Ciro, la tripletta di Higuain e un pensiero ai romanisti…

Il nostro portiere preferito ci saluta e dà a tutti l’appuntamento alla prossima stagione: di campionato e di Champions
  • di Manfredi “Freddy” Adams

    Grazie a Dio sono sano e salvo. Mi sono ripreso bene, grazzie a chi ha avuto un penziero per la mia persona. Niente… Il mio cuore pure stavota ha retto l’urto dei 60mila allo stadio, dei cori a squarciagola per altri 70 minuti dopo la partita e del sontuoso record di Higalìn! (Accussì lo chiamò la famosa Nonna Maria ‘ncoppa ‘o stadio)

    Parto proprio dal Pipita che mi porta alla realtà, alla grandezza di un bomber che, con queste difese più tecniche e aggressive, con queste marcature molto accorte e calciatori più preparati tatticamente, ha davvero marchiato a fuoco il suo nome per sempre nel nostro calcio. E giocava per noi!

    Dopo aver vissuto Nordhal (anzi, sentito) quanno tutti nuie piccerilli volevamo imitare l’uomo di ghiaccio venuto dal nord, implacabile sottoporta, capace di segnare sempre, non penzavo che un altro giocatore putesse arrivare a tanto. La media golle di Higuaìn è impressionante: 36 gol su 35 giocate, più di un gol a partita, robba ca ‘a cheste pparti nun se vede, robba nosta. E giocava per noi!

    Doppo l’anno passato, quanno Higuaìn non fu capace di segnare il rigore decisivo nell’ultima contr’ ‘a Lazzie per regalarci la Cèmpions, tutti me compreso avevamo un brutto penziero e cioè che El Pipita, nun puteva essere quel calciatore (bravo però!..) che ci portava alle vittorie nelle partite dove servivano los cojones; tutti avevamo penzato che non avesse chella freddezza del Campione. Ma la vita è Maestra e nce face riflettere: vuò vedé ca è stato meglio accussì? Si vabbuò ‘o Napule ha perzo denari perché l’ingresso alla Cèmpions portava al Presidente ati 30/40 milioni, ma a ffinale è stato meglio così e vi spieco.

    Gonzaluccio ha dimostrato di essere ommo, e mettiamoci pure la maiuscola, Ommo ‘o vero! Pure senza Benitez è rimasto, ha chiarito con la sua classe di essere un grande bomber e si è messo in discussione. La sua permanenza ha azzerato il mancato introito perché quanto ci costava, dove andavamo a prenderlo uno così, che è stato giustamente criticato ma poi ha risposto come solo i grandi sanno fare? I fatti, signori miei, sono dalla sua parte! Ha risposto in primis a tutt’ ‘e sapientune contraddicendo tutte le voci di un suo “Addio” e di una scarsa predisposizione nel mettersi a disposizione di un mister (Sarri Potter) provinciale…

    La rivincita! Una rivincita continua che prendeva forma ogni benedetta partita fino alla serata finale, all’epilogo di una Storia Epica (qualcuno l’ha definita “Biblica”) sotto un mezzo diluvio (quello sì, biblico). La vita, quel copione che è la Vita, ha scelto un gran bel punto esclamativo per il lieto fine: a 2 gol dal record l’ultima partita del Pipita, di Gonzaluccio nuosto, si è svolta sotto una pioggia da Blade Runner! Il nostro Blade Bomber a secco per tutto il primo tempo era quasi sfiduciato pecchè il tempo passava e nun segnava. Ma dopo il primo gol, uguale al secondo della serata (due tocchi da rapace da area di rigore), ho capito di non essere allo stadio per caso. Si stava consumando una delle Opere più belle diretta dall’Orchestra Azzurra. Il Finale è stato un capolavoro, il terzo golle di Gonzaluccio nuosto, sì, quello del sorpasso all’algido svedese in bianco e nero, è stato il virtuosismo del solista, l’acuto che fa spaccare i cristalli e mandare in visibilio le anime più sensibili. Un gesto atletico, quasi una danza aerea. Asse simmetrico perfetto e impatto con la gloria proprio al vertice della parabola. In rovesciata…

    In quel modo...

    Così doveva essere e così è stato.

    Non ho avuto la forza di urlare Gooooollllll, grande Gonzaluccio, mitico Pipita… la mia faccia ha assunto un’espressione inebetita, incredula, soddisfatta ed orgogliosa. “Aggio visto pure chesto”, ho pensato. In quel modo... E mentre i miei occhi anziani si riempivano di lacrime Massimuccio e sua moglie Donna Rita mi abbracciavano. Michele, Floriana, Anna, tutti quelli intorno a me avevano scolpita in faccia la gioia. Donna Floriana, che anche questa volta mi ave fatto lo biglietto, alluccava che queste cose 5, 10, 32 trofei non riescono ad eguagliare. Simmo in Cèmpions ed ora caro Presidente m’arraccumanno, accatta quacche giocatore di qualità pecché vulimmo ‘ncantà l’Europa intera!

    Un penzierino ai romanisti, comme mi dispiace che sono arrivati doppo a nnuie, uhhh quanto....

    Vi saluto e Forza Napoli squadra e città, speriamo di viverne altre stagioni così esaltanti, una sorpresa più bella dell’altra dopo che siamo partiti come squadra da rifondare.
    Un abbraccio a tutti i tifosi del Napoli, soprattutto a quelli che hanno seguito gli articoli dall'ExtraVascio!

     

     

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