Napoli-Verona 1-0: ma è Roberto Carlos? No, Milanese!

Il gran gol del terzino sinistro al 93simo regalò agli azzurri di Simoni la vittoria nella stagione 1996-97
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    di Domenico Zaccaria

    Aglietti lo ha ripetuto più volte: il grido “lasciaaaaaa!!!” dell’accorrente Milanese non lo aveva solo convinto a spostarsi, ma lo aveva anche un po’ spaventato. D’altronde il terzino triestino classe ’71 aveva il fisico e il volto di un pugile, più che di un giocatore di calcio. Piedi un po’ ruvidi ma tanta corsa e infinita generosità, come la gran parte dei suoi compagni di squadra in quel Napoli della stagione 1996-97: quello di Gigi Simoni, della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter e dell’amarissima sconfitta di Vicenza con Montefusco in panchina. Il girone d’andata degli azzurri fu una sorta di cavalcata trionfale grazie anche a una serie di vittorie acciuffate negli ultimi minuti, tra le quali quella dell’8 dicembre, quando al San Paolo arrivò il Verona. Non una partita come le altre, per i tifosi del San Paolo, che accolsero i rivali con le famose 10mila banane a colorare l’intera Curva B. Il Napoli era più forte degli avversari ma la partita si incanalò subito sui binari di un noioso 0-0: d’altronde in avanti giocavano Aglietti e Caccia, mica Hamsik e Higuain! Ma proprio dai piedi di Aglietti, al 93°, nacque il rocambolesco gol della vittoria. La palla, dopo una serie di batti e ribatti, fu respinta da un difensore gialloblù verso il limite dell’area; l’attaccante toscano, che si stava coordinando per il tiro della disperazione, a un certo punto si scansò: dietro di lui stava arrivando, a mille all’ora, Mauro Milanese in una delle sue rare proiezioni offensive. Ed ecco il famoso “lasciaaaaaa!!!” seguito da una bomba di collo sinistro all’angolino opposto. Gol e vittoria per 1-0. Per un attimo la gran parte dei 50mila presenti al San Paolo si chiese: ma Roberto Carlos si è travestito da Milanese? No, era tutto vero. Inutile dire che il terzino di Trieste chiuse la stagione con una sola rete all’attivo. Ma il sinistro di quel pomeriggio non ce lo dimenticheremo mai.

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