Il pagellone di Napoli-Cagliari

Finisce 3 a 3 ed il San Paolo rivede gli spettri d'inizio stagione.
  • Rafael 5, Maggio 5,5 Henrique 4,5 Koulibaly 4,5 Ghoulam 6, Gargano 6 Inler 6, Callejòn 5 De Guzman 6,5 Hamsik 5, Higuaìn 6. David Lopez 6 Britos sv Benitez 5

     

    La sosta ci restituisce il Napoli di un mese fa: svagato e poco umile. Come era accaduto col Palermo, non basta il doppio vantaggio casalingo per avere ragione di un Cagliari apparso piuttosto dimesso in avvio di gara. Stavolta il turnover non paga. Henrique è un pesce fuor d'acqua e ne risente soprattutto Koulibaly protagonista della sua peggiore partita da quando è a Napoli. La simultanea assenza di Insigne e Mertens priva gli azzurri della possibilità di effettuare cambi incisivi. Buona la prova di De Guzman alle spalle di Higuaìn, mentre Hamsik a sinistra combina poco. Più del pareggio contro Zeman preoccupa lo scenario futuro: quelle certezze tattiche che sembravano ormai acquisite sono di nuovo venute meno. Più in generale è la tenuta mentale a mancare. Alla fine chi è andato più vicino ai tre puntiè il Cagliari e al Napoli resta soltanto il rimpianto di non avere onorato un pubblico arrivato in massa a Fuorigrotta per sostenere gli azzurri.

    Francesco Albanese, Errico Novi, Nello Del Gatto, Tania Sollazzo, Dario Bevilacqua.

    Rafael 6; Maggio 5.5, Henrique 4.5, Koulibaly 5, Ghoulam 6; Inter 6.5, Gargano 6; Callejon 5, De Guzman 6, Hamsik 5.5, Higuain 6. Lopez 5.5, Britos sv. Benitez 6.
     
    Diciamocelo chiaramente : potevamo anche perderla. E allora ben venga questo pareggio, in una giornata che, calendario alla mano, doveva essere favorevole al Napoli. E invece ancora una volta la Juventus e la Roma hanno dimostrato di essere di un'altra categoria,  perché né i bianconeri né i giallorossi palesano i limiti degli azzurri nella gestione di risultati che sembrano ormai acquisiti. E allora mettiamo da parte una volta per tutti i sogni scudetto e concentriamoci sul terzo posto, che é l'obiettivo concreto di questa stagione. D'altronde se Rafael (che pure salva il risultato) prende un gol come il secondo, Maggio spinge bene ma  dietro fa sembrare Farias il miglior Robben,  Henrique fa rimpiangere il peggior Albiol e quello che avrebbe dovuto essere un assalto finale si trasforma in uno stucchevole possesso palla per vie orizzontali, dove vogliamo andare? Questo é il Napoli da due anni a questa parte, prendere o lasciare: e come é inutile coltivare sogni di gloria dopo una grande prestazione contro la Roma, sarebbe assurdo gettare la croce addosso a Benitez e i suoi ragazzi dopo questo deludente pareggio. Che, peraltro, dá l'impressione di un film già visto. Palermo, do you remember? 

     Domenico Zaccaria

     

     

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