Napoli-Sampdoria 2-2, O’ Trammammuro: chi sale e chi scende

Higuain predica nel deserto, Insigne bravo ma troppo egoista. Albiol tragicomico mentre i cambi di Sarri lasciano perplessi
  • di Domenico Zaccaria

    SU: GONZALO HIGUAIN – Il suo lo ha fatto, per almeno 75 minuti. Alla fine era stremato, un po’ per il caldo, un po’ per la forma non ottimale, un po’ forse per la frustrazione: predicare nel deserto, alla lunga, stanca.

    SU: LORENZO INSIGNE – Insieme alla gara contro la Roma dello scorso anno al San Paolo, il primo tempo migliore da quando indossa la maglia del Napoli. Come a dire: “Ora ve lo faccio vedere io che posso fare il rifinitore!”. Dopo il 2-2 di Eder non si regge più sulle gambe ma Sarri, inspiegabilmente, lo tiene in campo fino al 90esimo. Un solo appunto: se ogni dieci tiri in porta ti regalassero un gol, ieri si sarebbe portato a casa il pallone. Purtroppo le regole non lo prevedono…

    SU: PEPE REINA – Senza di lui avremmo perso 2-3. La difesa è la stessa dello scorso anno, ma almeno c’è Pepe.

    GIU’: RAOUL ALBIOL – E siamo a 3 gol subiti su 4 stagionali per colpa sua. Sarri per ora ha alternato Chiriches e Koulibaly al suo fianco, ma siamo proprio sicuri che debba essere lui l’intoccabile? Assurdo, per un giocatore della sua esperienza, compiere un fallo da rigore tanto ingenuo; e vogliamo parlare poi di Eder che un minuto dopo lo mette a terra nemmeno fosse Tyson? Ecco, non parliamone…

    GIU’: JOSE’ MARIA CALLEJON – Lo spirito positivo e la corsa ci sono, tutto il resto c’è un po’ meno. Lo spagnolo non sembra avere né il passo, né i movimenti della seconda punta: ma la colpa è sua o di chi lo fa giocare lì?

    GIU’: MAURIZIO SARRI – Appunto. Il 4-3-1-2 continua a suscitare qualche perplessità, così come le scelte del mister: questa volta non tanto dall’inizio, quanto in corsa. Con Mertens, Gabbiadini ed El Kaddouri in panchina e una gara da vincere a tutti i costi, possibile che i cambi migliori possano essere Jorginho e Ghoulam?  

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