Il mercato è finito. Napoli e Roma ok, a Conte i conti torneranno?

Al di là di una Roma allagata, di un Napoli affondato e di una Juve che cavalca l'onda, ecco un'analisi approfondita e comparata dell'ultimo mercato di riparazione, delle rose, delle prospettive e del famigerato turnover che a Bergamo ha fatto solo danni.
  • brindisimagazine

    di René Pierotti

    Adesso che il mercato è finito e quel che è fatto è fatto proviamo a valutare stato di salute e prospettive delle tre capofila Juve, Roma e Napoli in base alle scelte fin qui adoperate dagli allenatori in campo e dai dirigenti in sede di mercato di riparazione.

    LE SQUADRE

    TITOLARI – La prima cosa che salta all'occhio in un'analisi delle squadre titolari è la fragilità degli esterni di tutte e tre le pretendenti: non è un caso se le tre squadre di testa hanno provato, a gennaio, ad acquistare giocatori di fascia.
    La Juventus ha giocato fino ad oggi 30 partite (21 in campionato, 6 in champions, 2 in coppa italia e una in supercoppa italiana, con 21 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, 67 gol segnati e 25 subiti). Il titolare meno presente è Pirlo che è sceso in campo 22 volte (73%), eccezion fatta per Lichsteiner, bloccato da problemi fisici e titolare, nonostante le 16 presenze (53%). Tevez e Vidal primeggiano con 29 gettoni su 30 (97%). Nel complesso i titolari della Juve hanno giocato l'82,6% di partite. Questa la squadra di Conte:
    Buffon (27 p.g.)
    Chiellini (25)
    Barzagli (24)
    Bonucci (24)
    Asamoah (25)
    Vidal (29)
    Pirlo (22)
    Pogba (28)
    Lichsteiner (16)
    Tevez (29)
    Llorente (24).

    La Roma di Garcia, priva delle coppe europee, ha disputato fino ad adesso 23 gare (21 in campionato e due in coppa italia, con 17 vittorie, 6 pari ed una sconfitta, 47 gol segnati, solo 11 al passivo). Anche in questo caso il giocatore meno utilizzato tra i titolari è un esterno, precisamente Dodo, con 14 apparizioni (Balzaretti è infortunato e si sarebbe giocato il posto col brasiliano). Florenzi ha giocato tutte e 23 le partite. I titolari della Roma hanno giocato 83,7% delle gare. Gli undici di Garcia:
    De Sanctis (22)
    Maicon (18)
    Benatia (22)
    Castan (21)
    Dodo (14)
    De Rossi (21)
    Pjanic (20)
    Strootman (19)
    Totti (15)
    Gervinho (19),
    Florenzi (23).

    Il Napoli internazionale di Benitez è la squadra con la percentuale più bassa di partite disputate dall'undici titolare: 79,3%. Fino ad adesso il Napoli ha giocato 29 gare (21 in campionato, 6 in champions e due in c.i., collezionando 19 vittorie, 5 pari e altrettante sconfitte, 58 reti fatte e 33 subite). A conferma del fatto che i numeri non sono un'opinione ecco due dati interessanti sui meno presenti tra i partenopei: Fernandes e Armero, entrambi con diciotto gare. Il primo, Fernandes, evidenzia le lacune difensive del Napoli che tra le tre è quella che ha subito più gol (33 in 29 p.), il secondo, Armero, è stato addiritttura ceduto nel mercato di riparazione, una scelta coraggiosa e che rimarca ancora di più la difficoltà generale di trovare esterni di valore. In più dobbiamo sottolineare come il Napoli abbia sofferto gli infortuni di Zuniga e Mesto, cercando di ripianare la falla con l'acquisto dell'esperto Reveillere. I più presenti di Benitez sono Callejon e la riserva di lusso Insigne che hanno giocato tutti i match. Questo l'undici più presente per Benitez.
    Reina (21)
    Maggio (22)
    Albiol (27)
    Fernandes (18)
    Armero (18, ceduto)
    Inler (26)
    Behrami (20)
    Hamsik (20)
    Meertens (25)
    Callejon (29)
    Higuain (27).

    RISERVE E USO DEL TURNOVER

    Se il Napoli ha ceduto uno dei giocatori più presenti, Armero, la Roma tra le riserve, ha ceduto ben tre giocatori che avevano collezionato 11 presenze ciascuno: Borriello, Marquinho e Bradley, (48% delle gare disputate).
    Conte considera quasi titolari Marchisio e Vucinic. Il biondo centrocampista vanta 23 presenze (77%), il montenegrino 11 (37%). Molto presenti, anche se spesso a gara in corso Quagliarella (18) e Giovinco (16). Padoin (13), Isla (12) e Peluso (10) fanno rifiatare gli esterni, senza dare troppe garanzie. Conte aspetta Pepe. Ogbonna è la prima riserva in difesa (14), Caceres, poco impiegato, la seconda, con 8 gare. Questi 9 giocatori hanno giocato il 46,8% delle partite bianconere.

    La Roma in panchina ha tre ottimi giocatori che Garcia considera titolari aggiunti: Ljaijc (18), Destro (8, ma da poco rientrato da un infortunio lungo) e il belga Nainggolan (5 gare ma giunto solo a gennaio). Anche Balzaretti si sarebbe alternato con Dodo, forse spuntandola, ma ha subito un grave stop. I tre ceduti Marquinho, Borriello e Bradley avevano 11 presenze ciascuno. Torosidis e Taddei contano 9 ed 8 presenze rispettivamente. Le nove riserve giallorosse hanno giocato il 44,5% delle partite.

    Ha ragione De Laurentiis quando afferma che Benitez ha portato una dimensione europea a Napoli? A giudicare dall'utilizzo del turnover del tecnico spagnolo verrebbe da dire di si: gli 8 giocatori più “turnati” contano il 53,1% delle gare disputate. Insigne ha giocato, da titolare o da subentrante tutte le gare, Pandev ben 24 su 29 (83%). Dzemaili 20 (69%). L'altro centrale, Britos, 13 partite. Fermati dagli infortuni hanno limitato il loro apporto gli esterni Mesto (11) e Zuniga (6). Lo svincolato Reveillere è pedina importante per Benitez che dal suo arrivo novembrino lo ha già schierato otto volte. L'attaccante di scorta, Zapata, seppur non convincendo è sceso in campo 12 volte.

    Studiando i dati delle squadre si nota che Conte ha ampia scelta solo in attacco; per il centrocampo ha solo Marchisio come titolare aggiunto mentre gli esterni Asamoah e Lichsteiner non hanno alternative di pari livello. Dietro, i tre centrali Bonucci, Barzagli e Chiellini sono titolari inamovibili, se stanno bene, e Ogbonna è considerato solo una buona riserva.
    La Roma di Garcia ha cinque giocatori di grande livello in avanti (Totti e Destro centrali, Gervinho, Florenzi e Ljaijc attaccanti esterni). Per i tre posti a centrocampo si alternano altri quattro titolari (De Rossi, Pjanic, Strootman e Nainggolan). Anche in difesa c'è ricambio (per i due titolari Benatia e Castan c'è il nuovo arrivato Toloi, mentre i terzini sono ben quattro: Maicon, Dodo, Torosidis e Bastos, neo-acquisto).
    Il Napoli è la squadra che attua un turnover maggiore, nella zona dei tre trequartisti (con cinque uomini validi a disposizione: Callejon, Hamsik, Meertens, Insigne e Pandev, con il macedone anche vice-Higuain), a centrocampo con Inler, Dezmaili, Behrami e Jorginho per due posti e nelle corsie difensive con Maggio, Reveillere, Ghoulam, in attesa di Mesto e soprattutto Zuniga.

    CAMPAGNE ACQUISTI A CONFRONTO

    La Juventus, come abbiamo visto sopra, avrebbe avuto bisogno di uomini affidabili sulle fasce, Marotta ha lavorato su Menez e Lucas Moura senza successo e sotto traccia su altri esterni. Niente di fatto. È riuscito a prendere Osvaldo in prestito con riscatto fissato a 19 milioni. Molti lo definiscono un buon affare, di sicuro Osvaldo offre qualità davanti, ma adesso la Juve ha sei attaccanti suo malgrado. È riuscita a piazzare in uscita e solamente in prestito due giocatori marginali, De Ceglie e Motta, entrambi al Genoa. Nessun nuovo innesto a centrocampo, chissà se Conte è soddisfatto.
    La Roma ha ceduto quattro uomini  importanti (Borriello, Marquinho, Bradley e Burdisso, 5 presenze per l'argentino) ma non avendo le coppe europee può gestire bene la situazione con i due nuovi arrivati più il resto della rosa. Nainggolan e Toloi sostituiscono rispettivamente Bradley (un affare la vendita a sette milioni) e Burdisso (professionista serio che però voleva più spazio). Marquinho e Borriello erano esuberi.
    Il Napoli ha inseguito a lungo Gonalons, poi ha ripiegato sul giovane Jorginho, su Henrique e su Ghoulam, un centrocampista tecnico, un difensore centrale ed un esterno bravo nelle due fasi. Jorginho è un elemento in più, in grado di dare qualità in mezzo al campo, mentre gli altri due sostituiscono rispettivamente Cannavaro e Armero.

    CONCLUSIONI

    Alla luce dell'utilizzo della rosa da parte degli allenatori e dall'apporto dato dal calciomercato di riparazione si deduce che: Conte ha dimostrato di ritenere la rosa troppo "corta" e di fidarsi ciecamente solo dei titolari più Marchisio, Vucinic e forse Osvaldo. Il mercato non ha portato grossi aiuti, un attaccante in più ma niente sulle fasce, vero tallone di Achille di questa squadra. Conte si augura la salute soprattutto di Asamoah e Lichsteiner.
    La Roma ha operato saggiamente in gennaio e Garcia dispone di una rosa ricca e più che sufficiente per affrontare il doppio impegno campionato-coppa italia.
    Il Napoli ha sofferto in difesa, sulle fasce e, qualche volta, nella costruzione del gioco: il mercato è stato speculare a questi problemi, rispettivamente con Henrique, Ghoulam e Jorginho. Benitez ama il turnover e lo pratica continuamente, la rosa, con i ritorni di Mesto e Zuniga è competitiva e ricca.
    La Juve ha ancora il miglior 11 titolare, un buon margine sulla Roma e ottimo sul Napoli, ma giallorossi e partenopei possono permettersi qualche infortunio mentre i bianconeri soffrirebbero forse troppo l'assenza di alcuni titolari.
    Salvo stravolgimenti, il campionato è abbastanza definito, eppure la Juve, nella figura di Marotta, analizzando questi dati, avrebbe potuto e dovuto fare di più.
     

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