"I calciatori sono ostaggi degli ultras, le società siano punite per la bestialità di certi tifosi"

Intervista a Sandro Ruotolo: giusto proibire le trattative con le curve, ma occorre uno sforzo collettivo per far tornare le famiglie allo stadio.
  • di Francesco Albanese

    Giusto vietare i “colloqui” negli stadi tra ultras e calciatori?

    Lo trovo giusto. In questi giorni ho avuto modo di ripensare all'incontro che c'è stato tra la mamma di Ciro Esposito e Morgan De Sanctis in quei terribili giorni al Gemelli. Un colloquio molto emozionante. Il portiere in quella circostanza si rivelò per quello che è: una persona straordinaria e naturalmente con lui si parlò anche della situazione che vivono i calciatori. Si capiva che sono ostaggi degli ultrà anche perchè la mamma di Ciro spingeva per una forte presa di posizione contro la violenza. Esiste una corruzione ambientale che è dura da abbattere. Nessuno chiede ai calciatori che diventino degli eroi, però c'è il sindacato dei giocatori che può fare molto per alleggerire le minacce. Ci vuole una politica collettiva.

    Proprio Morgan De Sanctis ha rivelato che a volte quando era a Napoli era la Digos stessa a chiedergli di andare a parlare con i tifosi.

    E' la politica della riduzione del danno tipica di chi gestisce l'ordine pubblico in piazza come allo stadio, però c'è situazione e situazione ed occorre evitare che i fenomeni degenerino.

    La “convocazione” della squadra da parte degli ultras romanisti ha indotto molti a citare quanto capitò il 3 maggio del 2014 sempre all'Olimpico.

    Si stratta di situazioni completamente diverse. Stavolta si era in presenza di tifosi arrabbiati per il rendimento della loro squadra, allora si trattava di una tifoseria in ansia per quello che aveva saputo (il ferimento di Ciro ndr). In quella circostanza non ci fu una trattativa volta a una minaccia, ma unicamente ad assumere delle notizie: se Hamsik avesse comunicato la morte di Ciro la curva si sarebbe svuotata.

    Ashley Cole intanto ha dichiarato che certe cose in Inghilterra non capitano...

    In Inghilterra gli ultras sono stati un problema serissimo, oggi gli stadi invece sono pieni di famiglie. Può accadere anche in Italia, ma nella sicurezza occorre investire e per prime lo devono fare le società.

    Il calcio è sotto ricatto?

    Prendiamo il caso del Parma, mi pare evidente che ci siano due pesi e due misure. Non perché sia tifoso del Napoli, però faccio presente cosa accadde quando ci fu la bancarotta degli azzurri. Oggi invece, a seguito delle richieste di Sky, si sono prelevati soldi dal fondo della lega.

    Nel frattemnpo a Bologna un capo ultrà estremista di destra è stato invitato ad un convegno scolastico per parlare di fairplay.

    Il calcio deve tornare ad essere un divertimento. Quando negli stadi risuona il coro “Lavali col fuoco” siamo davanti ad aberrazione, razzismo e xenofobia. Le società vanno colpite quando si verificano fenomeni di questo tipo perché se s'insulta Napoli anche quando il Napoli non gioca tutto ciò lo si può chiamare con un solo nome: bestialità.

     

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