E adesso lasciate stare Lady Mertens

Fa discutere il post su Napoli della fidanzata di Dries. Lodi e critiche, ma non dobbiamo farne un caso.
  • di Francesco Albanese

    “Vedi Napoli e poi muori è un detto celebre, ma falso. Non è vero che la bellezza di Napoli sia estemporanea, improvvisa”. Nel suo “Viaggio in Italia” Guido Piovene così scriveva nel 1957. Mutatis mutandis colpisce la dedizione con la quale Kat Kerkhofs, meglio nota come lady Mertens abbia voluto descrivere la città di Napoli ai lettori del blog da lei tenuto. Il suo è un racconto appassionato, magari non proprio inappuntabile, ma certamente sincero. Si potrebbero obiettare molte delle osservazioni pubblicate nel post, ma per una volta la ragione deve lasciar spazio al sentimento.

    Se la critica non è preconcetta, ma genuina (come in questo caso), è bene stare ad ascoltare senza avere l'ossessione di replicare punto su punto. La famiglia Mertens da quando è sbarcata in riva al Golfo ha mostrato grande sintonia con la realtà partenopea, accompagnata da un desiderio d'integrazione che ha pochi precedenti (Do you remember Yanina Screpante?).

    Vi dobbiamo ricordare la visita al canile di Ponticelli con tanto d'invito ad adottare un cane abbandonato?

    E allora, se pure è stata pubblicata la foto della cagnetta Juliet che rovista tra i rifiuti, pazienza. Non sarà la migliore delle cartoline possibili, ma altrettanto non si possono non sottolineare le ripetute dichiarazioni d'amore rivolte da Kat verso la città che da un anno l'ha adottata.

    In chiusura lo diamo noi un consiglio a Lady Mertens: girare per Napoli con accanto una “Juliet” può essere causa di spiacevoli battute. Attenzione!

     

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