E alla fine arriva il Napoli

Tra uccelli del malaugurio e profeti di sventura quel che conta è tifare per la propria passione e un bel "vaffa" a tutti gli altri ci sta bene.
  • di Gianmario Mariniello

    C'è Malfitano che dice, riferendosi allo stadio, che "a Napoli non si farà mai nulla". Grattiamoci... C'è il tifoso scemo che insulta Insigne all'aeroporto. La volgarità ormai domina. Mi adeguerò... Ci sono quelli che ancora parlano di Mascherano, nonostante la clausola di 100 milioni messa dal Barça. Il realismo, questo sconosciuto...
    Insomma, c'è un clima assurdo, intorno al Napoli. Forse stiamo fallendo di nuovo e non me ne sono accorto. Forse siamo a metà classifica, prima ancora di iniziare il campionato. Forse siamo usciti dalla Champions prima ancora di giocare al San Mames. 
    Dico solo ai tanti tifosi napoletani che se avessimo la stessa intransigenza che mostriamo (non so perché uso il plurale...) verso De Laurentiis, Benitez, Insigne e Britos anche verso De Magistris, l'Asia, l'Anm e il parcheggiatore abusivo sotto casa, Napoli sarebbe una città finalmente europea,  avremmo risolto la questione meridionale e il problema del Pil nazionale. 
    Nel mio piccolo, stasera, dopo una giornata di lavoro, tornerò alla mia casetta di Roma e tiferò Napoli. Con gioia. Forse perché non sono abituato a vedere la mia squadra del cuore giocarsi la Champions. Sperando in un risultato positivo (i miracoli sono una cosa troppo seria per una partita di calcio). In ogni caso un bel "vaffan***o" (va pure di moda) a tutti quelli che sperano che al Napoli tutto vada sempre e comunque male - in modo da poter dire "l'avevo detto" (con tanto di miserrima soddisfazione) - ci sta proprio tutto. Forza Napoli. Sempre. Fino alla fine. 

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