di Andrea Carpentieri

«(...) così come l’Europa League sfuggita a Napoli e Juve l’ha vinta il Siviglia, altro club che non primeggia nella Classifica del Fatturato, alibi di De Laurentiis e Benitez. Smettiamola, per favore, di dire bischerate». Così un giornalista sovente definito “maestro” dai suoi colleghi, Italo Cucci. Bene. 
In Spagna la seconda e la terza in classifica sono le squadre col maggior fatturato, nonché quelle col maggior fatturato al mondo: vero che l’Atletico ha vinto la Liga e ha la finale di Champions, ma è vero pure che la Coppa del Re è andata al Real, la Supercoppa al Barcellona, e che comunque la finale di sabato la banda di Simeone la giocherà col Real, re mondiale del fatturato. Andiamo avanti.
In Inghilterra – ma “solo” per effetto di venti anni di Ferguson, credo – il club col maggior fatturato è lo United; poi però c’è il City, che ha vinto la Premier, quindi il Chelsea, terzo in campionato, semifinalista Champions, quindi l’Arsenal, oggi vincitore della FA Cup. La quarta d’Inghilterra per fatturato è il Liverpool, secondo in campionato. In sintesi, la seconda, terza e quarta per fatturato hanno spazzolato quest’anno un po’ tutto nel calcio inglese, fra titoli e piazzamenti.
In Francia e in Germania le rispettive prime per fatturato, Psg e Bayern, hanno vinto campionato e coppa, mentre la più “fatturante” d’Italia, la Juventus, ha stravinto la serie A. 
Quella clamorosa dell’Atletico e quella – purtroppo più modesta – del Napoli, vincitore della coppa nazionale ma fuori dal podio dei fatturati, sembrano essere in fin dei conti le eccezioni che confermano la regola: il fatturato genera i titoli. Il riferimento alle finaliste di Europa League, infine, è qualcosa che galleggia sulla linea di confine tra il ridicolo e la malafede. Posto che da Napoli e Juve ci saremmo tutti aspettati di più, mi spiega Cucci come diavolo potevano fare a vincere l’Europa League le squadre più ricche, così da non lasciarla a Benfica e Siviglia, se le più ricche stavano tutte, o quasi, agli ottavi di Champions?
Su una cosa, però, il Maestro di giornalismo ha ragione: «Smettiamola, per favore, di dire bischerate».