La baby Lazio e il miraggio Dortmund

Dopo anni di colpi stagionati a Formello ora si punta sulla linea verde: il modello è quello dei vice campioni d'Europa
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    di Giordano Proietti

     

    La rivoluzione giovanilistica invocata a ogni livello è approdata a Formello. Dopo aver per tre anni consecutivi sfiorato la qualificazione in Champions League con la rosa tra le più anziane della Serie A, Lotito e Tare hanno deciso di cambiare strada puntando su un piccolo team di giovani promesse. L'obiettivo dichiarato del diesse, appassionato di Bundesliga, è imitare il progetto del Borussia Bortmund: giovani talenti, rispetto rigoroso dei bilanci e risultati costruiti nel tempo. Oggi può sembrare un miraggio ma la baby Lazio è la nota più positiva di questa stagione biancoceleste con più ombre che luci.

    A capitanarla c'è Eddy Onazi, 21 anni il prossimo 25 dicembre, già leader della Nigeria campione d'Africa e qualificata ai mondiali. Al secondo anno da professionista è il punto fermo del centrocampo di Petkovic: Ledesma, Biglia e Hernanes si alternano, lui c'è sempre. Grande dinamismo, buona visione di gioco e ottimo tiro. Per la dirigenza laziale un pilastro del futuro ma Eddy sogna la Premier. Trattenerlo non sarà semplice, intanto contro il Napoli sarà tra i titolari. Non è certo del posto tra gli undici Felipe Anderson. In estate è costato quanto Hernanes nel 2010. Tare punta ad occhi chiusi su questo classe '93 che ha alle spalle 100 partite con il Santos. Un lungo infortunio gli è costato la preparazione e ne ha ritardato l'inserimento. A qualcuno ricorda Roberto Mancini nella sensibilità del tocco, fino ad ora ha mostrato soprattutto limiti nei movimenti offensivi e lasciato la sensazione di un giocatore ancora da costruire ma con enormi margini di miglioramento. Arriva alla sfida con il Napoli rinfrancato dal primo gol in biancoceleste segnato a Varsavia giovedì scorso. A segno contro il Legia è andato anche il “coco” Perea. Il ventenne colombiano è alla seconda rete in una manciata di minuti giocati. Arrivato dopo il fallimento dell'operazione Ylmaz, a Formello è considerato un tassello importante per il futuro. Per lui è stato scomodato addirittura Cavani. Quello di Palermo, per il momento, non certo il fenomeno sbocciato al San Paolo. Petkovic ha mostrato di apprezzare le caratteristiche del colombiano: 190 centimetri di altezza e una velocità da far invidia a molti brevilinei. Lunedì sera sarà staffetta con Klose.

    La nota più lieta, il prospetto più affascinante è Keita Balde Diao. 18 anni, molti dei quali spesi nella Cantera del Barcellona con il mito di Eto'o. E' alla Lazio da due anni e mezzo. Ha dovuto aspettare 12 mesi, in attesa del transfert, poi si è caricato la squadra primavera sulle spalle e l'ha portata allo scudetto. E' in pianta stabile in prima squadra da agosto. In Europa League ha impressionato. Contro il Parma in campionato ha trovato il primo gol da professionista il giorno dell'esordio dal primo minuto; come i predestinati. Il Borussia Dortmund è lontano anni luce, ma Lotito e Tare sono convinti di aver fatto il primo passo.

     
     
     
     

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