Caro Insigne, l’amore non è cieco

Chi ti fischia ti vuole bene e sa che puoi dare molto di più. Tira fuori quel “coraggio” di cui parla De Gregori nella sua canzone, torna in campo e dimostra di essere tornato te stesso
  • di Tania Sollazzo

    Perché non si dovrebbe fischiare un giocatore? Perché molti tifosi rimangono indignati dai fischi indirizzati a Insigne mentre di quelli verso Maggio nessuno dice nulla? Meritocrazia? Non nominiamo quella parola, a quanto pare dovremmo sempre e comunque tutelare i nostri campioni, si dice. Non sono d’accordo, mi dispiace!
    Se a scuola un ragazzo, che è sempre stato meritevole, fa un compito da quattro, è giusto che gli venga dato quattro, anche se ciò non significa che lui valga tanto! Insomma Insigne, se giochi male devi essere fischiato, come succede agli altri. Finora ti abbiamo sempre applaudito e incitato ma ultimamente, pur volendo, non è possibile! I fischi fanno male e la tua reazione lo dimostra, ma ricorda: chi ti critica ti ama! Noi siamo delusi da te perché tu puoi fare di più, perché tu le potenzialità le hai, che senso avrebbe fischiare Britos? È inutile!
    Così come ti incitiamo quando giochi bene, allo stesso modo devi accettare i fischi, soprattutto se stai giocando male. Analizziamo Napoli-Lazio: sui pochi lanci in profondità non correvi o non riuscivi a stopparli, tu che dello stop ne hai fatto un’arte. Passaggi imprecisi, spesso eri fuori posizione e soprattutto facevi poco possesso palla, come contro il  Bologna, dove gran parte della responsabilità della mancata vittoria è tua.
    Capitano i momenti no e i fischi devono bruciare, perché se non te ne importasse nulla allora sarebbe davvero grave. Il tuo gesto di rabbia verso i tifosi è la nostra stessa rabbia! Dimostraci quanto vali, metti la grinta che hai dimostrato uscendo dal campo mercoledì. Lorenzo, Napoli ti ama! I tifosi napoletani, quelli veri, sono onesti, non sono ipocriti, per questo da te pretendono di più, perché tu sei di più di quello che ci stai dimostrando!

    Come dice De Gregori “un campione si giudica dal coraggio” e tu con coraggio scendi in campo domenica e facci vedere che mercoledì abbiamo sbagliato!

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