Va in scena "Maradona è meglio 'e Pelè"

Debutta la commedia di Antonio Grosso. Calcio, tifo e camorra lo sfondo di una pièce che è stata presentata al Festival di Todi.
  • di Francesco Albanese

    L'attore e autore Antonio Grosso ha appena presentato un nuovo spettacolo al Todi Festival dal titolo “Maradona è meglie ’e Pelè”, poteva mai Extranapoli non approfondire la questione?

    Antonio come mai questo titolo?

    Questo titolo è stato scelto perché ricorda un periodo, un periodo anche storico, in cui l'Italia, ma soprattutto Napoli (e non solo quella calcistica) era legata a fenomeni e personaggi che riuscivano a donare alla gente momenti di spensieratezza e contemporaneamente di speranza.

    Che cosa ci puoi raccontare di questo lavoro?

    E' uno spettacolo scritto da me e dal grande Gianni Clementi, in questo testo, c'è tutto, comicità, dramma, tragedia, leggerezza, thriller, noir lo spettatore resterà incollato alla poltrona. La vicenda si svolge in un albergo fatiscente, nella Napoli del 1990. E' l'ultima giornata di campionato, il Napoli gioca con la Lazio e può vincere il suo secondo scudetto. Fuori è tutta una festa all'interno di questa stanza d'albergo, ci sono questi due ragazzi, che sono coinvolti in un affare losco: qualcosa più grande di loro. Si parla di cocaina, ma in modo leggero. L'argomento non è mai trattato con estrema serietà, ma lascia spazio sempre ad una comicità vera, una comicità "cattiva" che oserei dire quasi "Monicelliana".

    Quella città sembrava avere ancora la forza di sognare, oggi che accade?

    La Napoli del 1990 era una Napoli diversa da quella di oggi, molto più incentrata sulla malavita di strada, ma c'era un unica cosa, che univa buoni e cattivi (e aggiungo purtroppo) il Napoli, in quegli anni, era l'unico fulcro, il perno che riusciva a far dimenticare lo strazio e il dramma che la città viveva. Oggi, invece la città sembra (e sottolineo sembra) migliorata, la camorra è decentralizzata, e gli affari importanti non si vivono più fra la gente comune, ma nelle società quotate in borsa, nella politica e nell'alta finanza.

    Questa città ha ancora la forza di sognare?

     Napoli deve sognare. Napoli ha il diritto di sognare, perché Napoli, è la sintesi, dell'arte, della vita, della felicità, della spensieratezza e soprattutto del talento.

    Dopo Todi che futuro avrà “Maradona è megl‘e Pelè”?

     La commedia, verrà portata in giro per l'Italia, da Roma a Napoli fino a toccare alcune città del nord Italia.

    Tifi Napoli? Molto, poco, abbastanza?

     Io sono un grande tifoso del Napoli, ho comprato il televisore 50 pollici, solo per le partite del Napoli. Come diceva Troisi: io parlo in napoletano, mangio in Napoletano, e sogno in Napoletano.

    Come concili la passione per il Napoli con il tuo lavoro? Insomma tra anticipi e posticipi sarai spesso in scena mentre giocano gli azzurri?

    Eh lo so purtroppo, s'adda fatica o sennò l'affitto a fine mese non lo pago. La mia passione è il mio lavoro e fortunatamente faccio una cosa che concilia con entrambi mi sento un fortunato, ma prima del mio lavoro ci sono tante altre cose, la mia famiglia, l'amore, il mio cane Ciro, il Napoli, un libro, un film, una passeggiata, fare l'amore, l’amicizia. Mi è capitato spesso di andare in scena durante le partite del Napoli, ma io porto sempre con me il pc e vedo le partite su internet da dietro le quinte. Quando sono in scena c'è qualcuno che mi avverte e mi dice cosa fa il Napoli. Ricordo Napoli Chelsea quando il Napoli vinse 3 a 1, ad ogni gol del Napoli, in scena dicevo "e 1 e 2 e 3”. 

    Ti convince Sarri?

    Il Napoli di Sarri mi piace perché non è pretenzioso, e sono sicuro che farà divertire è stata costruita una squadra molto "intelligente" quest'anno sarà un anno pieno di emozioni, Sarri è un vero maestro della tattica. Sassuolo è un incidente di percorso.

    Eppure sembra che la passione non sia più quella di un tempo...

    Gli abbonamenti sono in calo perché la gente, ovviamente, è attratta dal "nome" e se non arriva un top player il tifoso spesso non è stuzzicato, purtroppo aggiungi la grande delusione dell'ultimo anno ed ecco qua, che siamo al momento la squadra (dopo il Carpi e ho detto tutto) con meno abbonati in serie A, ma questo non è un problema, perché basteranno un paio di vittorie e il San Paolo si riempirà e i tifosi  saranno come sempre il dodicesimo uomo in campo, forza Napoli, sempre, ovunque e per sempre….

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