Offritemi un caffè sospeso e fatemi passare i dubbi su Rafa

La generosità del nostro popolo non ha eguali: e allora regalatemi un po’ di fiducia in questo allenatore, e nel fatto che possiamo arrivare un po’ più su del quinto posto. Fatelo come quando si lasciava pagato alla cassa del bar
  • di Tania Sollazzo

    Quello che amo dei napoletani da sempre è l’attenzione unica che hanno per l’altro, anche se non hanno nulla loro ti danno qualcosa che nessuno si ricorda più di avere: il cuore. Prendete, ad esempio, il caffè sospeso. Quando uno era allegro, nel quartiere Sanità, invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo, quello già pagato, a chi non se lo poteva permettere. Questo è un gesto di cuore, questo vuol dire essere napoletani! Ecco io ora vi chiedo un caffè sospeso, lo chiedo ai miei compagni di Extranapoli, così come a voi che mi state leggendo. Vi chiedo un gesto di grande umanità e di altruismo, ridatemi l’entusiasmo che ho perso, fatemi capire che meritiamo più del quinto o sesto posto, ditemi che Benitez è davvero il Messia, il portatore di una nuova mentalità.
    Io non amo Benitez, lo ammetto, faccio outing, io voglio un allenatore con il coltello tra i denti, non uno che prima della partita con l’Athletic Bilbao dichiara “se perdiamo non succede nulla”. No, scusatemi, per me è stata una tragedia! 
    Voglio un Napoli in attacco, non un Inler che non sa nemmeno dove sta la porta o un Hamsik che gioca al limite della difesa. Voglio, o meglio rivoglio l’Albiol dell’anno scorso: cos’è, senza Reina ha perso i super poteri? Voglio una difesa ATTENTA: dopo il secondo gol dell’Athletic Bilbao con quale coraggio permettete a Maxi Lopez di segnare? 
    Non sono convinta che la squadra abbia capito Benitez e non credo sia solo un problema di mancati acquisti. È vero, il presidente non ha investito, ma il 2-1 dell’Athletic nemmeno la mia squadra di calcetto lo avrebbe preso! E infine se ieri al Napoli non avessero dato un rigore voi pensate che avremmo vinto?
    Vi prego SMENTITEMI e ridatemi fiducia, ricordatemi chi siamo, non solo come squadra ma anche e soprattutto come tifoseria. Un San Paolo in silenzio, ammutolito e attonito è un dolore insopportabile. Lo so, vi capisco, anche io sono delusa però vi chiedo aiuto, diamoci una mano, noi siamo il dodicesimo uomo in campo… offritemi questo caffè sospeso!

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