Torino-Napoli 3-5, quella pazza rimonta firmata Dzemaili-Cavani

Sabato di Pasqua, esattamente un anno fa. Cronaca di una partita che è già entrata nella storia
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    di Domenico Zaccaria

    E’ passato poco meno di un anno da quella partita, ma si tratta di una gara che è già entrata nella storia. E’ il 30 marzo del 2013, sabato di Pasqua. La Juventus è già proiettata verso il secondo scudetto di fila mentre il Napoli, secondo dall’inizio del campionato, sente il fiato sul collo del Milan, autore di una rimonta clamorosa favorita anche da qualche aiutino arbitrale di troppo. Anzi, da alcune settimane gli azzurri sembrano sulle gambe e il sorpasso dei rossoneri pare imminente. Nel pomeriggio il Milan vince di misura sul campo del Chievo e il Napoli, in caso di pareggio o sconfitta sul campo del Torino, verrebbe superato. Al 33esimo del secondo tempo gli azzurri sono sotto 3-2, poi succede l’imponderabile: 3-5! Questa vittoria dà il via all’accelerata decisiva per il secondo posto e chiude un’epoca, quella delle rimonte impossibili di Mazzarri, iniziata quattro anni prima con il rocambolesco 2-2 contro il Milan. Capita davvero di tutto il questo Torino-Napoli. La tripletta di Dzemaili, peraltro un ex, con tre gol di pregevolissima fattura: al primo non esulta, al secondo si lascia andare a un sorriso, al terzo si scatena; il ritorno al gol di Barreto dopo più di 800 giorni di astinenza (e con chi si poteva sbloccare, se non contro di noi?); un rigore sbagliato da Hamsik che si rifiuta di farlo battere a Pandev (vi dice nulla Napoli-Inter di quest’anno?); un rigore ingenuo causato da Cavan (che poi segnerà una doppietta, ed era entrato solo al 20imo del secondo tempo!) e un errore clamoroso di Britos che portano il Torino in vantaggio; e infine tre gol in un quarto d’ora che regalano al Napoli una vittoria preziosissima. E a noi una Pasqua più dolce del solito.

    Ps: “Pazzesco, rimonta, controrimonta e contro-contro rimonta”: l’urlo del telecronista di Sky Riccardo Trevisani dopo il 3-4 di Cavani è da far sentire e risentire a chi aspira a diventare un telecronista sportivo. E a ogni tifoso del Napoli che ha bisogno di un momento di vero godimento. Altro che il Mars.

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