Le pagelle di Milan-Napoli 2-0, quarti di finale di Coppa Italia

Nella partita in cui dovevamo giocare come se non ci fosse un domani, giochiamo come se ci fosse la partita di ritorno. E' tornato Donadoni?
  • di Boris Sollazzo

    Meret sv: nelle mille volte in cui rivedi la partita pensi che sul primo gol Ospina avrebbe rischiato la vita uscendo sulla trequarti magari azzoppando pure Maksimovic (magari, appunto) e sul secondo è troppo sul suo palo. Ma la verità è che si ritrova due rigori in corsa e può fare poco. Dopo è inoperoso spettatore del disastro.
    Giornata di Mer...et.

    Malcuit 6,5: commovente nel suo impegno, nel far finta di giocare in una squadra che lo segua, ara la fascia con corse, dribbling e invenzioni, si accentra, le prove tutte. Gli perdoni persino i cross più sballati del solito. Un grande terzino, il suo unico difetto è tenere fuori Hjsay che risulta sempre perfetto come capro espiatorio.
    Malcuit tempa currunt.

    Koulibaly 4: il secondo gol ce l'ha sulla coscienza, guarda Piatek, quasi innamorato, e invece di chiuderlo lo accompagna teneramente al gol. Con Maksimovic ha ricordato le peggiori giornate della coppia Campagnaro-Aronica. Si fa vedere un paio di volte in recuperi dei suoi e questo, se possibile fa ancora più rabbia dopo la mancata diagonale di recupero sull'errore di Maksimovic sull'1-0. Una delle sue peggiori partite in azzurro.
    I Kalidou capitano anche i migliori.

    Maksimovic 3: si fa superare varie volte da lanci lunghi, una sola volta recupera goffamente, su due impicca il Napoli all'eliminazione. Vedendo Albiol a San Siro pensavamo fosse difficile fare peggio. Ci sbagliavamo amaramente.
    San Nikola facci la grazia. Fai tornare Tonelli.

    Ghoulam 5: un giocatore di Subbuteo. Fa i cross giusti per le teste sbagliate.
    Rullo compressore. Erminio però.

    Fabian Ruiz 5,5: San Siro, in particolare quella rossonera, non gli si addice. Tra i migliori in campo perché almeno prova a prendersi qualche straccio di responsabilità, ma involuto e testardo nelle soluzioni di gioco, cosa non da lui.
    Mario Ruiz.

    Diawara 5: non gioca male. E' che non gioca proprio. Sparisce quasi subito, nell'interdizione a volte risorge, ma quel cazzutissimo sbruffoncello che non si metteva paura di niente e nessuno che fine ha fatto?
    Ma non era meglio dare lui al Siviglia?

    Allan 4,5: ha ancora la testa a Parigi. Insopportabile da uno che fa di cuore e grinta il suo core business. Si è montato la testa, forse andrebbe venduto in extremis. 
    Se Parigi avesse lu meri, Aurelio dovrebbe darlo in prestito per punizione alla Beri.

    Zielinski 5: al 95' fa la prima cosa giusta della sua partita. E comunque finisce fuori quel tiro. Non dà fastidio la prestazione mediocre, è in buona compagnia, ma il fatto che passi il match a nascondersi. 
    Ma uno scambio alla pari con Kownacki, prima che arrivi la Samp sabato?

    Insigne 6: sbaglia tutto. Ma tutto. La sufficienza è perché almeno ci prova, disperatamente e cocciutamente. Pur sapendo che gli addosseranno tutte le colpe. Certo nel primo tempo spreca due occasioni che nelle prime partite della stagione avrebbe messo dentro a occhi chiusi. Una finisce centrale, l'altra bassa a giro: bloccate da Donnarumma. 
    Correggiamo, non 6, ma 6 Mino Mino.

    Milik 4,5: ah, ma non era lui quello col 19 rossonero? Era quello falloso, sempre spalle alla porta e indolente sotto porta? Non l'avevamo capito. 
    Piatek in faccia.

    Ounas 6: è sua l'occasione più pericolosa dei partenopei. Quando si accende, è una fiammella nel buio pesto.

    Mertens 4,5: è entrato?

    Callejon sv: Carletto cosa aspettava per farlo entrare, i supplementari?

    Ancelotti 4,5: formazione giusta (questi 11 a naso potrebbero essere i titolarissimi più equilibrati, ovviamente con Albiol al posto di Maksimovic) nella partita sbagliata: puntare su fasce e cross contro la difesa più forte di testa e contro un portiere alto due metri è demenziale. San Siro gli fa un brutto effetto, va in confusione, forse li ama ancora troppo i rossoneri e ricorda il peggior Donadoni. I cambi sono incomprensibili, e anche le parole ai giornalisti. "Siamo a 14 punti dalla quinta va bene così" cosa diavolo vuol dire? A questo punto poteva tranquillamente dirci "è andata male, ma al ritorno gli facciamo un culo così". Fermo restando che lo voglio 10 anni sulla nostra panchina, vanno valutate due cose. La prima è che gli esperimenti che ci hanno fatto tanto arrapare ora sono diventati troppi: individuare un nucleo di giocatori su cui puntare è necessario. La seconda è che uno come lui dovrebbe essere decisivo nelle partite da dentro o fuori: Liverpool, Torino e Milano ci dicono che non è così (e contro Roma, Inter e due volte col Milan su tre abbiamo fatto zero gol. Zero). Anzi, forse siamo peggiorati come personalità dai tempi in cui perdevamo gli scudetti in albergo. E questo era francamente imprevedibile. Come farsi sfottere dal Frosinone su Twitter.

     

    Condividi questo post