O’ Trammammuro di Milan-Napoli: chi sale e chi scende

Si salvano solo De Guzman e Zapata. Koulibaly è rimasto a Firenze, Jorginho è imbarazzante (ma è colpa sua?) e se Higuain vuole essere ceduto deve dirlo apertamente. Ma la palma del peggiore va a Benitez. E al suo taccuino
  • www.datasport.it

    di Domenico Zaccaria

    SU: JONATHAN DE GUZMAN – Di quelli che entrano il campo dall’inizio è il meno peggio. E tanto basta.

    SU: DUVAN ZAPATA -  Entra e in dieci minuti fa meglio di quanto non combini Higuain in ottanta. E non è la prima volta. Altro che cessione a gennaio: può questo Napoli fare a meno della fisicità e della voglia di Duvan sin dal primo minuto? Con o senza il Pipita a fianco, ma Zapata deve giocare. Solo Benitez sembra non essersene accorto.

    GIU: KALIDOU KOULIBALY – E’ forse quello a cui la sosta ha fatto più male. Dal salvataggio sulla linea a Firenze in poi scende in campo un altro giocatore, lento, svagato e impreciso. Ieri, imbarazzante su entrambi i gol rossoneri. E non solo su quelli.

    GIU’: JORGINHO – Un tempo gli “zero” in schedina venivano premiati come i 12 e i 13. In effetti anche lui meriterebbe un premio, perché nei 60 minuti trascorsi in campo riesce nell’impresa di non azzeccarne una: non un passaggio, né un’idea, né un contrasto vinto. Ora, dato che parliamo del miglior regista del girone d’andata della scorsa stagione, o il Verona ci ha venduto il fratello scarso, o l’italo-brasiliano è un altro di quelli bruciati dal modulo di Benitez; come Hamsik, che guarda caso gli subentra. Senza combinare nulla.

    GIU’: GONZALO HIGUAIN – Se a ogni dieci proteste plateali contro arbitro e compagni di squadra corrispondesse un gol sarebbe il capocannoniere indiscusso. Il suo atteggiamento ha francamente stancato, perché se è vero che gli arrivano poche palle giocabili, è altrettanto vero che i pochi palloni buoni che passano per i suoi piedi li perde malamente. Così, Gonzalo è inutile, anzi dannoso. Vuole la cessione perché a Napoli   si sente sprecato? Lo dica chiaramente.

    GIU’: RAFA BENITEZ – “Ma che stai scrivendo i Promessi Sposi!”. Nello sfogo di un tifoso azzurro in tribuna a San Siro c’è tutta la serata di Rafa. Il Napoli affonda e lui prende appunti; subisce un primo gol imbarazzante e lui scrive; va sotto di due reti e lui mica fa un cambio, ma agita la penna. Alzi la mano chi, come me, ha sognato di scendere in campo e strappargli il taccuino di mano per capire cosa ci fosse scritto. E chi, per un attimo, ha sperato in una reazione, in un cambio di modulo e di interpreti prima del 60esimo minuto, in un allenatore in piedi sulla linea di fondocampo a incitare i suoi. Magari in maniche di camicia, livido di rabbia in volto…Vabbè, non voglio cadere nella trappola di rimpiangere la grinta di Mazzarri. Ma di questo passo ci arriverò.

    Condividi questo post