Mancosu e la Casertana: storia di un rigore, di un paio di scarpini e di un cuore grande così

Lo scorso 6 gennaio il centrocampista sardo ha regalato ai rossoblù la vittoria nel derby con la Salernitana: e ora mette all’asta un cimelio di quella gara per aiutare la figlia di un compagno di squadra
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    di Maurizio Lombardi

    Ci sono calciatori destinati ad entrare nella storia, o almeno in quella della propria squadra. Uno di questi è il sardo Marco Mancosu, centrocampista esterno, che dallo scorso 6 gennaio è entrato a far parte della storia della Casertana, squadra del girone C di Lega Pro. Lo ha fatto attraverso un calcio di rigore, al 93’ del derby contro la Salernitana, una gara che all’ombra della Reggia era attesa da ben 22 anni.

    Marco Mancosu, però, non si può raccontare solo attraverso quel tiro dal dischetto. Nato nel 1988 a Cagliari, Mancosu non è un figlio bensì un fratello d’arte: oltre a lui in famiglia ci sono Matteo, il più grande, che gioca in Serie B da con il Bologna, e Marcello, il più piccolo che gioca in Lega Pro ma nel girone B, con la maglia del Gubbio. Due piccole curiosità le avranno già notate i lettori più attenti: tutti e tre hanno la stessa lettera iniziale del nome e tutti e tre indossano, nel corso di questa stagione, una maglia rossoblù.

    Rossoblù come la maglia del Cagliari, la squadra che tifano tutti in famiglia, che Marco indossa all’inizio della sua carriera con la formazione Primavera; una maglia con la quale al suo esordio in Serie A all’ultima giornata della stagione 2006-2007 segna anche di testa contro l’Ascoli, facendosi notare dalla nazionale under 17 di Francesco Rocca e dall’under 21.La stagione successiva, da giovane aggregato dalla Primavera, riesce a racimolare un’altra decina di presenze nella massima serie prima di finire in prestito al Rimini e poi all’Empoli, dove conosce il suo attuale tecnico Salvatore Campilongo. Nell’estate 2010 firma con il Siracusa, dove colleziona 66 presenze in due stagioni in Lega Pro prima di giungere in Campania, acquistato dal Benevento dove gioca per due stagioni lasciando un ottimo ricordo ai sostenitori giallorossi.

    La scorsa estate, proprio l’ultimo giorno del mercato, passa alla Casertana e si conferma ancora una volta importantissimo con 3 reti all’attivo, l’ultima delle quali il 6 gennaio scorso con il già citato calcio di rigore. Un gol che lo consacra definitivamente come idolo dei tifosi rossoblù, tanto da meritare la domenica successiva un copricurva con il minuto del gol a perenne sfottò nei confronti della Salernitana; e da finire sulla maglia di una locale squadra di basket amatoriale che sotto lo stemma decide di mettere per tutta la stagione la dicitura “Mancosu al 93’”.

    Un gol storico come questo meriterebbe di essere conservato nella memoria personale insieme a tutti i cimeli del caso da conservare gelosamente: Mancosu, invece, ha un cuore d’oro e ha deciso di mettere all’asta gli scarpini con i quali si presentò sul dischetto. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per il suo compagno di squadra Michel Cruciani, la cui figlia Victoria soffre di una grave retinopatia che la costringerà a una delicata e costosa operazione agli occhi negli Stati Uniti. Il ricavato si andrà a sommare a quanto già raccolto dai sostenitori casertani attraverso i salvadanai posti nelle attività commerciali di Caserta e provincia, e a quanto verrà raccolto attraverso le donazioni all’IBAN IT23J0100503253000000003230.

     

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