L’inno rap di Clementino? Per il drammaturgo Armando Pirozzi «è un po’ triste». Dibattito aperto

CON IL LINK DELLA CANZONE. Mentre infuriava la polemica sui fatti di Roma, Clementino e altri rapper partenopei hanno messo in rete “Napoletano”, la loro proposta di inno al Napoli. L’aveva sollecitata DeLa, che per ora tace. Ascoltate e giudicate
  • [Foto: youtube]

    Ragazzi, tra una cosa e l’altra è uscito: l’inno rap del Napoli “is out”. Si chiama Napoletano. Onore al merito degli autori, e cioè Clementino, Emiliano Pepe, Ntò e i Sangue Mostro, che hanno avuto il coraggio di metterlo in rete pochi giorni dopo i fatti di Roma, quando cioè non si parlava di nulla se non della maglietta di Genny. Così è successo che i media ufficiali quasi non se ne sono accorti. E soprattutto che De Laurentiis non si è ancora espresso pubblicamente sulla possibilità di adottarlo. Personalmente non ho grande familiarità con il nuovo rap metropolitano, così ho chiesto al drammaturgo Armando Pirozzi, caro amico e vero esperto di musica, un giudizio in poche righe. Lui mi ha risposto così, vi riporto le sue parole, seguite dal video con la canzone. (e.n.)

    «A un primo ascolto sembra in effetti qualcosa di già sentito, ma non riesco a capire cosa, poi è evidente che come inno non funziona per il semplice fatto che è moscio e triste, mentre un inno è esattamente il contrario. È come se invece di cantare ‘oi vita oi vita mia’ cantassimo ‘stai luntana da stu core…’. I ragazzi si sono fatti prendere dall'effetto malinconia, lasciandosi ispirare da sentimenti profondi e personali, probabilmente, ma un inno deve essere essenzialmente porompompero. Non arrivano al livello di ‘siamo una squadra fortissimi’, che sembra una parodia ante litteram di questa canzone. Se dovessi dare un voto come fai tu ai giocatori, prendendo spunto dal passato, è come una di quelle canzoni che stavano nella musicassetta del primo scudetto solo per fare numero e che si conoscevano solo perché stavano lì in mezzo, ma che in fondo ti mettevi scuorno tu stesso di conoscere...».

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