Juve-Napoli, chiuso il settore ospiti. Il Napoli Club Bologna: “Decisione illogica”
di Maurizio Criscitelli*
La decisione assunta in data 01/02/2016 dal Prefetto di Torino di vietare ai tifosi del Napoli, seppur possessori della Tessera del Tifoso, la partecipazione all’incontro di calcio, in programma il 13 febbraio presso lo Juventus Stadium di Torino tra le squadre della Juventus e del Napoli, ci lascia amareggiati e perplessi.
Il rispetto istituzionale dovuto nei confronti del provvedimento emesso, non ci esime dal rilevare la sua totale inadeguatezza ai fini di un efficiente tutela dell’ordine pubblico e la sua palese illogicità e contraddittorietà.
La prima parte del provvedimento prefettizio fonda la interdizione dei tifosi napoletani solo se residenti in Campania su un surrettizio criterio di reciprocità, che non si basa su un accorta valutazione di ordine pubblico.
Infatti il decreto prefettizio richiama a sua base la determinazione assunta in data 23/09/2015 dal Comitato di analisi per la sicurezza nelle manifestazioni sportive, che in occasione della gara Napoli - Juventus del 26/09/2015 disponeva prescrizioni in merito al divieto di trasferta della tifoseria ospite, invitando il Prefetto di Torino, sentito anche il Questore, a valutare l’opportunità dell’adozione di analogo provvedimento della gara di ritorno qualora dovessero essere confermati analoghi pericoli per l’ordine e sicurezza pubblica.
Nel caso di specie abbiamo assistito ad una pedissequa e meccanica applicazione di tale disposizione senza alcuna previa valutazione della sussistenza di effettivi pericoli per l’ordine e sicurezza pubblica da parte dell’Autorità prefettizia.
Una sterile reciprocità al buio.
Ma vi è di più. La martoriata e dolente città partenopea ha vissuto nei decenni una significativa migrazione dei suoi residenti, che per amore della loro terra sono rimasti legati ai colori calcistici della squadra del Napoli.
Molti sono anche i club calcistici di fede napoletana sorti al nord Italia.
Tifosi partenopei non residenti in Campania e che possono acquistare legittimamente il biglietto e partecipare all’importante evento calcistico in programma il 13/02/2016 allo Juventus stadium.
Quale palese vulnus al richiamato ordine pubblico se tifosi partenopei, non residenti nella Regione Campania, organizzati anche in clubs sportivi possono accedere in qualsiasi settore dello stadio ed assistere all’incontro calcistico gomito a gomito con i tifosi avversari, quali garanzie di tutela dell’ordine pubblico possono essere offerte in questo caso?
C’è inoltre da considerare che ci saranno cospicui gruppi di tifosi che, avendo da tempo programmato la trasferta a Torino con prenotazioni anticipate di biglietti aerei o ferroviari e di pernotto alberghiero per seguire la loro squadra del cuore, si recheranno ugualmente allo stadio, alla disperata ricerca di un biglietto della partita.
Il decreto prefettizio non offre risposte svelando in pieno non solo la sua illogicità, ma svelando la totale inadeguatezza della normativa che disciplina la tessera del tifoso e sulla quale ci si augura che le autorità politiche avviino un serio dibattito per riformulare la regolamentazione dell’accesso dei tifosi allo stadio, superando le incongruenze e contraddizioni attuali.
Un'altra occasione persa per lo sport italiano.
Alla luce di queste considerazioni confidiamo che il decreto prefettizio sia opportunamente revocato e che si consenta indiscriminatamente a tutti i tifosi partenopei residenti e non residenti in Campania, ovviamente possessori della Tessera del Tifoso, di partecipare alla gara Juventus - Napoli che verrà disputata presso lo Juventus Stadium di Torino il prossimo 13 febbraio e collocandoli tutti nel settore ospiti.
Ciò costituirebbe non solo una vittoria della città, dello sport, ma anche una più razionale tutela dell’ordine pubblico.
*Presidente Napoli Club Bologna Passione&Identità