Totonno Jorginho: se c’era Mazzarri faceva la fine di Iezzo con Domizzi
di Errico Novi
REINA – C’è lui e i laziali manco tirano in porta. Che uomo. DINO ZOFF
MAGGIO – Certi soldatini veneti sono proprio come Christian: taciturni e obbedienti. Poi quando non ne possono più esplodono in un oceano di bestemmie. Rafa, lo capisci o no che Maggio c’ha un’età e che il laterale, nel calcio, è un lavoro usurante? Sì, lo so: appena arriva Ghoulam è tutto risolto, Ghoulam gioca a sinistra e a destra ci va un po’ Reveillere. Che consolazione. VITTORIO CAPORALE
FERNANDEZ – Sicuramente non era lui. MORENO FERRARIO
ALBIOL – Pare abbia costretto Henrique a doparsi in modo da sembrare pronto a scendere subito in campo. Nel frattempo lo stesso Raul si starebbe abboffando di papaya per sparare le ultime cartucce. GIOVANNI BIA
REVEILLERE – Prendete un trentacinquenne che si fa la partitella di calcetto il giovedì sera con gli amici e mettetelo a giocare in serie A. Pensateci un attimo. E capirete che Anthony è un grande. GABRIELE GROSSI
INLER – La storia è questa. Gokhan gioca a Udine, non fa il metronomo, è il classico centrale fisico non troppo ignorante con i piedi. Lo paghiamo uno sproposito: in quel ruolo, con quelle caratteristiche e per quei soldi ci dovresti prendere Mascherano. Piuttosto imbarazzato, lo svizzero turco cerca di giustificare i 18 milioni spesi dal Napoli fingendosi regista. Con i risultati che sappiamo. Appena è arrivato un regista vero e lui ha potuto togliersi la maschera di novello Rivera è tornato un giocatore di calcio. VINAZZANI
JORGINHO – Siamo su scherzi a parte. Ditecelo dai. Non è possibile che abbiamo comprato un regista. Uno che ci ricorda Capitan Totonno. Il trucco c’è, diteci dove. E lo sapete benissimo che se mo’ al posto di Benitez c’era Mazzarri lo prendeva a colpi di mazza da baseball. ANTONIO JULIANO (di stima, non tanto per la prestazione)
CALLEJON – Personaggio da sangue e arena, faccia tagliata da guappo di strada, lampo negli occhi e cazzimma partenopea. Un giorno scopriremo che tra lui e Insigne, al quale non la passa nemmeno con un coltello alla gola, c’è una storiaccia da romanzo criminale. BERTONI
HAMSIK – Ignorato dalla partita, che si svolge come se attorno alla zona dove agisce Marek ci fosse il filo spinato. In realtà pare abbia condotto una sottile guerra psicologica per logorare i difensori laziali, con frasi del tipo «sei una chiavica», «ritirati», «vali meno di Salvatore Fresi». ANGELO PARADISO
INSIGNE – Anche se hai le spalle strette. EDMUNDO
HIGUAIN – Il Centravanti. BEPPE SAVOLDI
MERTENS – Lui sta a Insigne come Gastone a Paperino. CIRO MURO
PANDEV e DZEMAILI s. v.