Il pagellone di Juve-Napoli
Reina 6; Hysaj 8, Albiol 7.5, Koulibaly 6.5, Ghoulam 6.5; Allan 7, Jorginho 6.5, Hansik 6; Callejon 7.5, Higuain 5.5, Insigne 5.5. Mertens 6, Gabbiadini sv. Sarri 6.
Tutto è andato come doveva fino a quell’episodio. Un peccato, un tocco di fortuna in meno, certo, ma anche un guizzo che non siamo riusciti a trovare. A Insigne soprattutto è mancato un pizzico di coraggio, perché è da lui che doveva arrivare il colpo a sorpresa, la giocata imprevedibile. Lui, Lorenzo, non ne ha mai avute. Solo quando si è trovato col pallone in area, grazie a uno stop mostruoso, gli è venuta fuori la giocata da prestigiatore che per poco non lasciava di sasso Buffon. Ma dietro l’episodio di inizio ripresa sembra esserci il caso, non la convinzione del nostro uomo più fantasioso. In fondo la partita è tutta qui, perché il resto è in gran parte a nostro favore e non aiuta a spiegare la sconfitta. Nel primo tempo il Napoli ha fatto una partita tatticamente straordinaria, è andato a pressare nella metà campo e fin anche nell’area bianconera. Personalità, coraggio, forza fisica, concentrazione, pochissimi errori, giocate difensive perfette, più di un giocatore su livelli altissimi: Hysaj, Albiol, Allan, Jorginho, Callejon. Ci stava di perdere un po’ di smalto dopo tanta intensità iniziale, ma se è per questo di smalto ne aveva pero tanto anche la Juve, ed è lì che Lorenzo, o forse Hamsik, avrebbero dovuto trovare il lampo risolutivo. Marek in fondo ci ha provato, e non lo si può crocefiggere per un paio di errori in palleggio che hanno precedutoi il gol di Zaza. Lorenzo invece non ci ha creduto mai, si è lasciato piegare dal peso che questa partita ha per noi napoletani, lui compreso, e ha preferito non rischiare. Deve imparare a farlo anche in giornate così, il destino del Napoli dipende anche da questo. (Errico Novi)
Reina 6; Hysaj 6 Albiol 6,5 Koulibaly 6,5 Ghoulam 6; Allan 5,5 Jorginho 6 Hamsik 5; Callejon 6 Higuain 5,5 Insigne 5. Mertens 5 Gabbiadini sv. Sarri 6.
Il Napoli cade e cede il passo alla Juve proprio quando il pari sembrava la logica conclusione di una partita bloccata, in cui il rispetto reciproco l'ha fatta da padrone. La buona sorte è tutta dei campioni d'Italia che, va detto, ha potuto attingere alle inesauribili risorse della panchina. (Francesco Albanese, Dario Bevilacqua, Nello Del Gatto, Tania Sollazzo, Domenico Zaccaria)