Grassi è il nuovo acquisto del Napoli: sarà l'alternativa ad Allan
Alberto Grassi, 20 anni, è il nuovo acquisto del Napoli. Si attende da un minuto all’altro che il club comunichi l’ufficialità del passaggio in azzurro, ma il giovane centrocampista proveniente dall’Atalanta ha provveduto personalmente a confermare la notizia con un tweet, postato poche ore fa sul suo profilo: “Non finirò MAI di ringraziare Bergamo e tutti i suoi tifosi. Un grazie speciale a Mister Reja, un maestro di vita”. L’operazione è stata chiusa per una cifra di 8 milioni più bonus, ma il totale comprende anche il prezzo pagato per l’opzione sul portiere Marco Sportiello e il terzino Andrea Conti.
Non casuale il ringraziamento di Grassi a mister Reja: il tecnico neroazzurro, rimasto nel cuore dei tifosi partenopei, ha puntato molto sul ragazzo classe ’95, lo ha schierato spessissimo dall’inizio e gli ha consentito di segnalarsi come una delle rivelazioni di questo campionato. Poco fa Reja ha ricambiato i saluti e ha dichiarato di aver parlato di Napoli al giocatore. Si tratta di un acquisto che risponde a una precisa logica di mercato: non alterare gli equilibri dello spogliatoio e limitarsi ad assicurare a Maurizio Saarri solo qualchge alternativa in più. In questa sessione di mercato, dunque, non dovrebbe arrivare in azzurro nessun potenziale titolare. Gli innesti risponderanno al profilo che pare adattarsi al principio del giocattolo da non mandare in pezzi: giovani, di belle speranze, talentuosi ma pronti, in virtù dell’età ancora verde, ad accomodarsi in panchina e rispondere quando sarà necessario.
La cosa interessante nel caso di Alberto Grassi, oltre alla militanza nella nazionale under 21, è che ha giocato in questa prima metà di stagione in un’Atalanta schierata con lo stesso modulo del Napoli, il 4-3-3. Tutte le volte in cui è partito dal primo minuto, il centrocampista è stato utilizzato da Reja nel ruolo di interno destro. Nella posizione di Allan, dunque. Potrebbe essere questa la sua “destinazione”: consentire al brasiliano (più raramente ad Hamsik) di rifiatare ogni volta che le circostanze lo permetteranno, senza per questo rinunciare a una mezzala destra “propositiva”, caratteristica che non coincide evidentemente con il profilo di David Lopez.