Benvenuti all’Ed Sarrivan Show, che spettacolo signori!
Dagli studi di Channel 21, succursale della CBS in East Posillipo, ritorna dopo qualche tempo con una nuova straordinaria puntata l’Ed Sarrivan Show!, Il programma che tutti aspettavano, un programma prodotto da Aurelio De Laurentiis e presentato dall’unico e inimitabile Ed Sarrivan.
Il nostro ci aveva lasciati dopo lo spettacolo a metà offerto contro la banda blucerchiata diretta da Walter Zenga e si ripresenta dopo un mese o poco più con una puntata zeppa di contenuti. E che spettacolo che ha diretto alla Scala del Calcio! Quello sì, uno spettacolo portato a termine; fino in fondo. Oramai la Sgt. Pepe Vesuvio Hearts Club Band è cresciuta, è diventata grande e gli elementi suonano all’unisono, certo, la batteria difensiva e il centrocampo basso a volte perdono qualche colpo, ma insomma, non ci si può davvero lamentare. Chiedere a Sinisa Mihajlovic, per credere. A lui va il primo premio di questa terza puntata, il premio “Morrisey: first of the gang to die”. Perché diciamoci la verità, dopo una debacle che ha del clamoroso e che rimarrà nella storia, nessuno crede alle rassicurazioni di dirigenza e presidente, nemmeno lui. Lui farà la fine di quell’Hector nella canzone di Morrisey, sarà il primo della gang a morire. Sportivamente, s’intende. E rimarranno solo Silvio, la figlia, Adrianone Galliani nostro e il fantomatico Mister Bee. E canteranno: “Eravamo quattro amici al bar”. Quattro. Tenete a mente questo numero. Il numero magico di questa puntata.
Ma torniamo allo spettacolo: qualcosa di storico, unico, irripetibile. Un’opera divisa in quattro (toh, guarda che caso) parti: Allan, Insigne, Insigne2 e Ghoulam-Ely. Quattro. Come le quattro stagioni di Vivaldi. Eh sì, ridurre la serata in quel di Milano ad un semplice pezzo pop rock ci sembrava ingiusto, nonostante la natura prettamente popular del programma. Una sinfonia. Una sinfonia suonata dalla Sgt. Pepe in cui si è dato risalto a violino e archi. Una dolce sinfonia. Incredibile.
Senza dimenticare la strapazzata riservata agli amati bianconeri una settimana prima nel garage di casa, il San Paolo. Il garage in cui la banda del Sergente Pepe si è formata. Ai rivali di sempre va il secondo premio della serata, il premio “Bobby McFerrin: Don’t Worry, Be Allegri”.
Ragazzi che settimana!
Rimane solo da capire questo Valdifiori (chi scrive crede fermamente che uscirà alla distanza), il nostro Nowhere Man:
“He's a real nowhere man
Sitting in his nowhere land
Making all his nowhere plans for nobody
Doesn't have a point of view
Knows not where he's going to…”
Perché è un po’ così, un uomo senza un dove in mezzo al campo, che fa i suoi passaggi a nessuno, senza visione di gioco sembra non aver una direzione, ad oggi.
Ma ecco che proprio sul finire del programma viene assegnato il terzo premio di questa straordinaria serata: ad Antonio Conte e alle sue dichiarazioni post qualificazione. A lui va la coccarda……(rullo di tamburi)……… “Niccolò Fabi”! Con quella canzone d’esordio, quella con quel titolo che ora non ricordiamo, quella che “non voglio più chiedere niende se sulla testa porto questa cosa un po’ agghicciande”. Sì, insomma, ci siamo capiti.
Comunque ragazzi, We’re all right come cantano i Supergrass.
Ma ecco che entra la sigla che determina la fine del programma, alla prossima uagliù.
“We're Sgt. Pepe Vesuvio Hearts Club Band
We hope you have enjoyed the show
Sgt. Pepe Vesuvio Hearts Club Band
We're sorry but it's time to go”.
Permettete solo un premio fuori programma, il premio “Battisti” a chi scrive e non è riuscito a scrivere per un po’: perché io lavoro e penso a te, Napoli mio.
E anche per questa puntata è davvero tutto, stay tuned.
Forza Napoli.
Sempre, comunque e dovunque.
Discografia
First of the gang to die – Morrisey
Quattro amici – Gino Paoli
Le quattro stagioni – Antonio Vivaldi
Nowhere Man – The Beatles
Capelli – Niccolò Fabi
We’re all right – Supergrass
Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band – The Beatles
E penso a te - Battisti