Empoli-Napoli 2-2, O’ Trammammuro: chi sale e chi scende
di Domenico Zaccaria
SU: LORENZO INSIGNE – Continuiamo a pensare che sia un esterno sinistro da 4-3-3, eppure in questa prima fase della stagione Lorenzo sta facendo il massimo per convincere i tifosi, l’allenatore e forse pure se stesso, di essere il rifinitore ideale del 4-3-1-2 di Sarri. Il gol è una meraviglia, lo spirito di sacrificio in fase difensiva a tratti commovente. Corre talmente tanto che alla fine si fa male…
SU: MANOLO GABBIADINI – Mette il piede in entrambe le reti azzurre e dimostra di essere la spalla ideale di Higuain, con il quale si alterna spesso nel ruolo di prima punta. Gli manca solo il gol, che pure sfiora in un paio di occasioni. Ora speriamo che il mister continui a dargli fiducia.
SU: DRIES MERTENS – Può questo Napoli lento, molle e privo di fantasia, fare a meno dell’estro, della corsa e della capacità di saltare l’uomo di Mertens? No, non può.
GIU’: RAOUL ALBIOL – AAA cambio di Albiol, cercasi. Urgentemente. Ancora una prestazione imbarazzante, ancora gol subiti che nascono sì da movimenti sbagliati dell’intera difesa, ma che lo vedono drammaticamente protagonista. Siamo proprio sicuri che Koulibaly e Chiriches debbano alternarsi al fianco dell’intoccabile spagnolo?
GIU’: MIRKO VALDIIFIORI – Anche nel “suo” stadio non riesce a prendere in mano la squadra. Sarà solo un problema di condizione – come continua a sostenere Sarri – oppure c’entra qualcosa anche la personalità? Il dubbio inizia a farsi largo…
GIU’: MAREK HAMSIK – Caro Marek, rivolevi il tuo ruolo naturale a centrocampo? Ecco, ora che ce l’hai pensa meno a Benitez, alla Juve e a tutto il resto. E torna il giocatore che abbiamo ammirato fino a due ani fa.
GIU’: MAURIZIO SARRI – Non tanto per le zero vittorie in tre partite, quanto per una serie di equivoci che la squadra continua a portarsi appresso. Hysaj terzino sinistro è improponibile, perché col sinistro non sale nemmeno sull’autobus; l’insistenza su Albiol inizia a sembrare un accanimento terapeutico; Callejon e Mertens contemporaneamente in panchina, in una squadra che difetta di qualità in molti dei suoi interpreti, è una scelta che lascia interdetti. L’infortunio di Insigne lo “costringe” a passare al 4-3-3 e – sarà un caso – negli ultimi minuti in campo c’è solo il Napoli. Rifletta mister, rifletta…