Sponsor cinesi al San Paolo? Una bufala: ecco la verità

Qualche testata web ci è cascata. Ha visto ideogrammi sui cartelloni del San Paolo, li ha messi in relazione ai viaggi in Estremo Oriente di ADL e ha trionfalmente esultato: arrivano i soldi cinesi! Per ora, al massimo, followers
  • corriere tv

    di Nello Del Gatto

    Dopo appena tre anni, pare che il Napoli abbia deciso di seguire il consiglio che da queste colonne (https://www.extranapoli.it/extra-news/campionato/anche-shangai-si-freme-roma-napoli) lanciavamo. Ieri allo stadio è apparso un tabellone pubblicitario che più di qualche collega ha riportato come “spot cinese” aggiungendo trionfalmente che "il viaggio in Cina di Adl porta i primi risultati". In comunicazione, le parole sono importanti: “spot cinese” è diverso da “spot in cinese”. Nel secondo caso si sottolinea l’aspetto linguistico, nel primo quello contenutistico. Sarebbe stato utile spiegare di che contenuti parliamo, perché, detta così, qualcuno dai facili entusiasmi, spinto da quello che è successo con Inter e Milan, poteva pensare che i cinesi stessero acquistando il Napoli o, almeno, portare pubblicità e quindi risorse. Il cartellone, invece, recita: “benvenuta @società calcio Napoli wechat e weibo ufficiale". Wechat e Weibo sono i due social network più diffusi in Cina dove, ricordo, Facebook, Twitter, Instagram e altri sono censurati. Nell’articolo di cui sopra (idea che esponevo anche in precedenza), chiedevo proprio un investimento in tal senso. Da quello che mi è dato sapere, dopo aver chiesto aiuto ai tifosi napoletani in Cina, la società finalmente si starebbe servendo di una seria società di comunicazione, la Mailman (che cura anche Liverpool, Manchester Utd, Milan e altri), per incidere sui social cinesi con quella professionalità e incisività dovute ad una società seria e importante come è il Napoli. E di questo, seppur con ritardo, non possiamo che essere contenti, non solo appoggiando questa scelta, ma fare di tutto per sostenerla.
    Questa nuova svolta imprenditoriale dimostra l’interesse verso un mercato incredibile, anche se qualche scelta anche recente verso il paese (alcuni partner individuati lasciano più di qualche dubbio), dimostra che c’è molta strada da fare. Ma da qualche parte bisogna cominciare e almeno si è cominciato. Bene.

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