di Lucio Fava Del Piano
“Anche loro hanno i loro punti deboli”.
Gagliardo, Sinisa, sicuro di sé e della sua squadra, aveva presentato la partita con quel carattere che è sempre stato il suo marchio di fabbrica. E poi, tanto per evitare fraintendimenti, spiegava alla vigilia della partita che “domani credo che possiamo fare bene, il Napoli troverà un Milan voglioso e rabbioso”.
Convinti anche i suoi pretoriani: da De Jong e il suo “sappiamo cosa dobbiamo fare in questa partita” a un caricatissimo Montolivo che ha presentato Milan-Napoli affermando “sappiamo come fargli male e abbiamo consapevolezza della nostra forza”. E perfino Rodrigo Ely faceva sfoggio di fiducia, con la previsione che "se saremo concentrati faremo una grande partita. Sicuramente vogliamo trovare continuità, anche per entrare in fiducia e oggi confidiamo di riuscirci”.
Insomma, tutti sapevano tutto. Ma che cosa? Lo spiegava ancora Mihajlovic, che voleva vedere "una squadra rabbiosa, concentrata, che concede poco e legge la partita”. E per il Corriere dello Sport la mossa a sorpresa del tecnico serbo avrebbe dovuto essere "un più equilibrato 4-4-2 per fermare il Napoli sulle corsie esterne”.
Certo anche a Napoli e dintorni le cautele non mancavano: Gianni Di Marzio invitava a "stare molto attenti sulle palle inattive, perché l'ex Shakhtar (Luiz Adriano, n.d.r.) è molto forte da questo punto di vista” e metteva in guardia contro Bacca perché “i centrali del Napoli non sono molto veloci", Fabiano Santacroce ammoniva a “non sottovalutare” gli attaccanti rossoneri, mentre il nostro amico Dario Sarnataro temeva Mihajlovic stesso, “un uomo di polso” che con il suo carattere avrebbe dovuto imbastire una partita “agonisticamente tosta”.
Quel Mihajlovic che non aveva certamente lesinato le parole, e sempre alla vigilia del match aveva spiegato "Abbiamo preparato le nostre uscite difensive, abbiamo visto come possiamo uscire. Poi dipenderà dalla personalità che avremo. Loro possono fare il pressing, ma se noi lo facciamo bene non dovremmo avere problemi. Abbiamo preparato entrambe le fasi. I ragazzi sanno cosa devono fare”.
E infine, commentando i tanti gol già subiti, si era lasciato cullare dall’ottimismo affermando che “ci sono stati tanti errori individuali e non di reparto. Finora abbiamo sempre gol, poi magari giochi contro il Napoli che ha un grandissimo attacco e non subisci gol”.
Bene, avete letto tutto? Ora rileggete ogni singola parola con attenzione, rivedete come è andata la partita di ieri sera e vi renderete conto che, semplicemente, non ne hanno azzeccata una, nessuno. Neanche il sito ufficiale del Milan, che nel pomeriggio di ieri riportava previsioni meteo che annunciavano "cielo poco nuvoloso questa sera su Milano e a San Siro per Milan-Napoli”.
E invece è stata una grandinata...