L'albero dei gufi di Verona-Napoli

E menomale che al Bentegodi avevamo tutto da perdere...
  • di Lucio Fava Del Piano

    Ha detto Sarri che per Higuaìn aveva "pensato ad impiego parziale, ma devo fare scelte diverse”.

     
    Ha detto Sarri che “se chiediamo a 100 giocatori, non troviamo uno che è contento di giocare a quest’orario”.
     
    Ha detto Sarri che "c'è stata la sosta e le insidie sono tante perchè loro vogliono riscattarsi”.
     
    Ha detto Sarri che “il Verona è la stessa squadra più o meno che pochi mesi fa ha battuto il Napoli. Il Verona vale di più della classifica che ha”.
     
    Insomma, se il nostro mister vedeva alla vigilia una partita piena di trappole e insidie, perché non credergli? E infatti gli hanno creduto in tanti. A cominciare da quel simpaticone di Mandorlini, che in conferenza stampa alla classica domanda “firmeresti per un pareggio?” aveva risposto fiero “noi dobbiamo fare risultato” (e in effetti il risultato lo hanno fatto, per la precisione 0-2). Per farlo puntava molto su Pazzini, che "deve ritrovare la via del gol”, ma evidentemente non aveva pensato che Albiol e Chiriches potessero dargli indicazioni sbagliate.
     
    E anche il portiere brasiliano Rafael (una locuzione che a Napoli procura sempre qualche brivido alla schiena) pensava che l’Hellas si mostrava spavaldo al limite dell’incoscienza: "dobbiamo cercare quello che abbiamo preparato in settimana, dobbiamo fare il nostro gioco, dobbiamo iniziare da oggi a fare una grande partita”. Dal che par di capire che gli scaligeri abbiano passato un’intera settimana ad allenarsi a parcheggiare il pullman sulla linea di porta e che il loro gioco sia calciare la palla più lontano possibile e sperare che smetta di piovere presto.
     
    E se a Verona pensavano di poter combinare qualcosa, la stampa sportiva nazionale (del nord Italia) era ancora più esplicita. Gaetano Imparato della Gazzetta avvisava che “il Napoli a Verona ha tutto da perdere e non bisogna quindi scoprirsi”, che potrebbe quasi sembrare un monito a Reina - costretto per un’ora e mezza a stare fermo al freddo - a non dimenticare sciarpa e cappello. Lo stesso giornalista ricordava che “Higuaìn sarà sicuramente abbastanza stanco” (pensiamo si riferisse a Nicolas, non a quel Gonzalo che al 93’ ancora rincorreva avversari a centrocampo).
     
    Ancora dalle pagine rosa, l’ineffabile Mimmo Malfitano criticava Sarri che “ce l’ha col mondo intero, dalle nazionali all’orario delle partite”, giudizio sottoscritto dall’indimenticabile Billy Costacurta che non ha "condiviso nemmeno una parola del tecnico del Napoli alla vigilia”. Speriamo che il mister trovi la forza d’animo per farsene una ragione...

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