Benitez: «Prenderemo due pezzi da novanta, con l’Inter poco turn over: dobbiamo vincere»
Nella consueta conferenza stampa del venerdì Rafa Benitez lancia alcuni messaggi chiari: sia a proposito di mercato ("proveremo a prendere 1-2 pezzi da novanta") sia riguardo alla più ravvicinata partita con l’Inter. A Milano l’allenatore del Napoli non attuerà un turn over esasperato, anzi: "Ci sono ancora obiettivi da raggiungere, dal record di punti a quello di vittorie in trasferta, e comunque dobbiamo ancora garantirci il terzo posto". Resta disatteso dunque l’“appello” che il nostro Boris Sollazzo aveva rivolto al tecnico spagnolo affinché mandasse in campo quante più riserve possibile, mentre ne sarà lieto Francesco Bruno che in un altro articolo aveva reclamato massimo impegno per zittire i mazzarriani. Vedremo. Intanto riportiamo qui di seguito la tempestiva sintesi della conferenza di Benitez pubblicata da Tuttonapoli.
Perché si continua a parlare di Benitez all’Inter? "Perchè ci sono tanti giornalisti che devono scriverne o parlarne. Il mio ricordo è positivo, con i tifosi il rapporto è corretto ed ho vinto due titoli. Non ho potuto fare di più, quello che dovevo dire l’ho detto ed ora si deve parlare del futuro".
Quanto sarà propedeutica per la finale di Coppa Italia? "Noi vogliamo vincere con dei giocatori che per questa gara possono fare meglio. Sarà un segnale anche per dire all’allenatore ‘io voglio giocare anche la finale’, per me la partita di Milano ha tante motivazioni a livello di classifica, fare il record di vittorie in trasferte, di punti, Higuain capocannoniere: è questa è la mentalità vincente".
C’è qualcuno che si accanisce contro di lei, un sassolino dalla scarpa deve toglierselo in Italia? "No, qualcuno dice si poteva fare di più, ma è un anno positivo. Possiamo fare meglio se vinciamo le prossime due, ma la chiave è concentrarsi perché non era facile cambiare così tanto".
Farà riposare qualcuno o riproporrà l’undici che giocherà la finale? "Dobbiamo ancora garantirci il terzo posto, dobbiamo vincere e non penso alla finale".
Anche Garcia ha parlato di futuro, è presto, ma al di là del mercato dove volete arrivare? "Lavoriamo tutto l’anno per migliorare la rosa, l’abbiamo fatto a gennaio e continueremo a farlo, per tutte le competizioni che giocheremo. Proveremo a prendere 1-2 pezzi da novanta, o giocatori che hanno più fame, è questo che dobbiamo gestire. L’idea è migliorare la rosa e far crescere quelli che ci sono".
Come stanno Henrique e Callejon? "Entrambi si sono allenati senza problemi".
Quanta fame ha la squadra, in palio c’è la maglia da titolare per la finale? "Deve essere una partita intensa, per dimostrare che vogliono giocare a Roma. Il messaggio è questo, poi quanta fame c’è te lo dico dopo la partita di domani...".
Il suo Napoli sfida Mazzarri. "La chiave per me era conoscere i giocatori che c’erano, fare un po’ meglio con la mia idea di calcio. Mazzarri ha fatto bene, ma è stato quattro anni nello stesso club, cambiando ogni anno. Io ho trovato una squadra che doveva capire un atteggiamento diverso e la strada è giusta, la gente è contenta di noi e c’è ancora margine per migliorare".
L’Inter è discontinua? "Ha giocatori di massimo livello, sarà difficile per noi perché hanno grandi motivazioni per arrivare in Europa League. Lo stadio e l’ambiente si faranno sentire".
Si parla sempre di motivazioni, non è che bisogna aumentare il tasso tecnico della tua squadra? Zuniga è un acquisto importante? "Carattere e motivazioni non si comprano nel supermercato, abbiamo giocato tante buone gare ma se sbagliamo gol come a noi è capitato sono episodi. Si può crescere però a livello caratteriale e tatticamente sappiamo cosa fare contro difese a tre, quattro o cinque. Con una rosa più competitiva l’atteggiamento sarà migliore perché se uno non fa bene c’è un altro... Abbiamo avuto tanti infortuni lunghi, Zuniga è stato uno di questi: vediamo se può aiutare la squadra in queste partite, poi sarà un rinforzo per l’anno prossimo".
A Milano stretta di mano a Materazzi e Moratti? "Io andrò nello spogliatoio pensando alla partita...".
Su Insigne: "Insigne è un giocatore giovane, sta crescendo e imparando e lavora tantissimo in allenamento per migliorare sempre di più".