«Esagerato chiudere gli stadi per i cori anti-Napoli». «No, quello è razzismo vero». Così parlarono gli extrabloggers
Lo spettro di una chiusura generale degli stadi avanza di ora in ora. Dopo la squalifica di San Siro ordinata dal giudice sportivo per i cori “Napoli colera”, la curva interista chiama a raccolta i colleghi ultras dell’intera serie A: cantiamo tutti quanti sconcezze territorialmente discriminanti, è grosso modo la loro proposta, così squalificano tutti i campi e facciamo emergere l’inadeguatezza della norma. In proposito cominciano già a schierarsi i settori “caldi” del tifo partenopeo, e anche qui a Extranapoli non si scherza: di seguito trovate la chat mattutina (errori compresi) a cui danno vita su watsapp tre dei nostri bloggers – Errico Novi, Francesco Albanese e Boris Sollazzo – a proposito dell’imprevedibile vicenda.
E.N.: Ragazzi considerato il serio rischio che le curve di tutta Italia accolgano l'invito degli interisti, credo che del caso discriminazione territoriale si possa parlare ancora
F.A.: È necessario!
E.N.: Che dite se butto giù una cosa su quest'Europa ossessionata dal politicamente corretto che ficca il naso anche nella nostra malattia per il campanilismo?
F.A.: Carta bianca
E.N.: (censura)
B.S.: Io sono d'accordo con tosel. Gli ultrà ricattano e tra Juve merda e Napoli colera passa un'autostrada
B.S.: Chiudessero tutti gli stadi se siamo incivili. La mentalità ultras rovina il tifo ormai
B.S.: Noi abbiamo cantato mai "Arno annegali, Etna bruciali, etc?"
F.A.: La penso come Boris
B.S.: Su questo quindi scriviamo entrambe le posizioni
B.S.: Se vi va
B.S.: Così si apre il dibattito
E.N.: Assolutamente sì
B.S.: Che tanto lo sappiamo che novi è sedotto dalla curva a ;)
E.N.: È che c'è proprio una consonanza d'amorosi sensi...
B.S.: ;)
E.N.: Io non lo sapevo neppure che si fossero schierati con i "nordisti"
E.N.: Ci sono arrivato da solo
B.S.: Male ;)
B.S.: Comunque per me Napoli colera non sarà mai uno sfottó
E.N.: Sono d'accordo sul fatto che Napoli colerà meriti un trattamento diverso
E.N.: Però assimilarlo al razzismo tout court mi sembra una forzatura
B.S.: Perché non c'è colore della pelle a renderlo più antipatico?
B.S.: Io a Milano ci ho lavorato
B.S.: Il razzismo che ho sentito là è una delle cose più dolorose che ho provato
B.S.: Zingaro, negro, terrone per me pari sono
E.N.: Non lo so, ma a me sembra una cosa molto settoriale, parlo del razzismo da stadio e del razzismo antinapoletano
E.N.: Il razzismo contro le etnie propriamente dette è una questione universale
B.S.: Parliamo di attacco alle diversità
B.S.: Contano i chilometri
E.N.: Ma insomma, noi siamo diversi fino a un certo punto
B.S.: Per loro è una questione et(n)ica. Siamo inferiori
E.N.: E poi in Italia il campanilismo ha una radice troppo lontana
B.S.: Esatto. Come se fossimo nazioni diverse
E.N.: Secondo me l'Italia è un posto molto particolare, una normativa come quella temo c'entri poco
B.S.: Cioè? Siamo un paese incivile quindi comportiamoci da incivili?
E.N.: Ma non lo siamo, è proprio questo il punto. È una patologia tutta nostra
E.N.: Trovo complicato che la possa risolvere una direttiva UEFA
E.N.: Cioè, nel momento in cui si assimila il razzismo nord-sud a quello razziale vero e proprio, è come se si supponesse sul serio l'esistenza di due razze italiane diverse
E.N.: E questo mi pare eccessivo
E.N.: Proverò a convincerti... ;)
B.S.: Non la ipotizzano loro. La ipotizziamo noi da decenni. Cioè loro. Negger o terùn per loro pari sono
B.S.: Basta già questa chat per il sito ;)
E.N.: Direi proprio di sì, è fantastica
F.A.: Avanza