Calendario Napoli: più ombre che luci
di Francesco Albanese
Ad un primo sguardo quello del Napoli appare un calendario bilanciato: con un inizio non impossibile ed un finale alla portata. Sulla carta. Naturalmente le valutazioni sui calendari rischiano di esporre a figuracce, ma qualche ragionamento si può comunque fare. In primo luogo colpisce il trittico di sfide tra la sesta e l'ottava giornata, quando il Napoli affronterà in sequenza Juventus, Milan e Fiorentina. Tre sfide delicatissime con in mezzo l'Europa League tra bianconeri e rossoneri. Insomma già il 18 ottobre sapremo di che pasta saranno fatti gli azzurri di Sarri, una "dead line" fin troppo ravvicinata per una squadra rivoluzionata nel manico. Le tre partite di campionato in questione suscitano poi un'inevitabile disappunto se comparate alla durezza (sempre sulla carta) degli scontri delle rivali. Se infatti consideriamo come "grandi" del campionato la Juventus, le romane, le milanesi e la Fiorentina, ecco che balza agli occhi un dato: nessuno, a parte il Napoli, disputerà tre scontri diretti consecutivi in un girone, gli altri si fermano al massimo a due. Il cervellone della Lega poteva essere più equo, così invece non saranno permessi cali di alcun genere. Poco equilibrata anche la distribuzione casalinga e in trasferta tra andata e ritorno dei match di cartello: all'andata si presenteranno al San Paolo tutte le big, con l'eccezione del Milan di Mihajlovic. È presumibile attendersi perciò un girone di ritorno hors catègorie. Infine le neopromosse. Tralasciando il Palermo (una piazza che la serie A ben conosce), aspettiamo il Carpi alla quinta e il Frosinone alla diciannovesima. Luci ed ombre. Di solito le compagini inesperte è preferibile affrontarle il prima possibile. Più in là si va con il calendario e più aumenta il rischio che si adattino meglio al massimo palcoscenico.