Batman Taglialatela: numero 1 sul campo, numero 1 nel mio cuore

La nostra Tania Sollazzo racconta come ha iniziato ad amare irrimediabilmente il Napoli. Grazie a quell'uomo con cui ha finalmente parlato, pochi giorni fa, in diretta radiofonica, su Manà MaNapoli
  • canalenapoli

    di Tania Sollazzo

    Un idolo, un mito, il mio primo poster: questo è per me Pino Taglialatela. Ha vissuto con me tutte le mie superiori, i miei esami di maturità e i primi anni di università Pino era sempre lì sulla porta (ovviamente!) della mia cameretta, bello come il sole e pronto a proteggermi!
    Il suo poster è stato con me sempre e tutt'ora, non si offenda Reina, vorrei un giocatore come lui. Elegante, grintoso, educato, un giocatore e un uomo di assoluta classe, cosa assolutamente non semplice, soprattutto in quegli anni. Il Napoli di Taglialatela non era certo quello di oggi, ogni anno era una lotta che iniziava ad agosto, dall'iscrizione al campionato. Non c'era un progetto e non c'erano certezze perciò stare in porta non era facile, soprattutto in uno stadio come il San Paolo che sa far sentire la sua presenza nel bene e nel male. Ma il carattere e la grinta di Pino Taglialatela non sono discutibili, se De Laurentis fosse arrivato in quegli anni Pino avrebbe dato sicuramente filo da torcere a Buffon in nazionale.
    La prima maglietta che ho comprato del Napoli era la sua, gialla a maniche lunghe, ci andavo a dormire e quando mia mamma la doveva lavare era un dramma, non sia mai si fosse rovinata... è ancora nel mio armadio. Per me è una maglia storica perché racconta un calcio e dei valori che forse oggi non ci sono più. Ora giocare a Napoli è un onore, all'epoca era soprattutto un onere.
    Non dimenticherò mai la sera del 10 dicembre 1995: Il Milan incontra il Napoli, avevo 13 anni e il calcio mi divertiva giocarlo ma non ero ancora convinta di tifare Napoli: "troppe sofferenze", come diceva mio padre. Quella sera Pino parò un rigore a Roberto Baggio, lo guardò negli occhi si distese e la palla rimase lì tra le sue braccia. Fu una partita pazzesca, Taglialatela era ovunque, il Milan di Weah e Baggio contro di lui non riuscì a fare nulla. Quello fu il mio battesimo del calcio, da quel momento in poi il Napoli entrò nel mio cuore.
    Caro Taglialatela grazie, grazie per avermi fatto avvicinare a questo mondo, grazie a te ho gioito e a volte sofferto ma non mi sono mai sentita sola!
    Tu per me sei quello che per molti è stato Maradona, può apparire irriverente ma non lo è. Tanti, infatti, hanno iniziato a tifare Napoli vedendo giocare Diego. Io no, io ho cominciato amando te!

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