Dieci cose che non so spiegarmi del calciomercato del Napoli

È vero, sono tutte voci e spifferi di ciarlatani. Ma certe cose rimangono comunque inspiegabili quando si parla di acquisti e cessioni azzurre.
  • di Boris Sollazzo

    Accà nisciun' è fess'. E però forse qualcuno sì, a guardare la campagna trasferimento del Napoli. I cui prezzi sono più punitivi e instabili della dracma e delle trattative tra Merkel e Tsipras. Ecco dieci cose che proprio non sappiamo spiegarci di ciò che leggiamo in questi giorni sui quotidiani.

    1. L'importanza di chiamarsi Gervinho. E non José Maria Callejón. Uno toppa l'intera stagione, fa un paio di gol per sbaglio e rimane impresso a tutti solo per due motivi: la perdita della fascia che mostra la calvizie più atroce dai tempi di Prunier e la vittoria della Coppa d'Africa, che condisce consigliando a Sabatini un colpaccio di mercato: Seydou Doumbia a 15 milioni di euro (e 3 netti a lui per 4 anni).
    L'altro va in doppia cifra e vince la supercoppa italiana. Doppia cifra. Segnando un gol a partita a inizio campionato.
    Gervinho viene ceduto negli Emirati per 14 milioni di euro. L'Atletico per lo  spagnolo vuole darcene solo uno in più. Mertens pare ne valga solo 12, pur avendo giocato meno ma meglio di entrambi. Vabbuó.

    2. Firmino fa ridere i polli in Coppa America sbagliando gol a porta vuota in serie. L'Hoffenheim non è certo in Champions grazie alle sue reti. E a guardarlo bene non è neanche un centravanti. Il Liverpool lo ha pagato 40 milioni di euro. Il massimo che le big europee pare siano disposte a spendere per Higuain. E pare che Duvan Zapata, che ha una media gol superiore a quella di Firmino, valga al massimo un quinto di Darmian. Olé.

    3. Saponara, il nuovo Kakà. Così lo definì Galliani, che quando pronuncia al suo interlocutore la frase "mi ricordi qualcuno", lo getta giustamente nel panico. Vale 20 milioni di euro per l'Empoli, il Napoli vuole al massimo tirarne fuori 13, forse 15. Ora, a Milano il tizio ha fallito e neanche vogliamo comparare la sua quotazione a quella di Dries e Calletì per non urlare alla truffa. Ma mi chiedo, allora quanto può valere Insigne? Un pezzo da 50? Pare neanche la metà. Meglio Perotti: costa 5 milioni in meno (forse: perché al Watford ne sarebbero bastati una decina per comprarlo, ma la Gazzetta ha già aumentato il valore del cartellino del 50% avvicinandolo a noi: sarà colpa del Grexit) e sembra più forte.

    4. Oikonomou. Fortissimo, l'ho visto giocare e non scherzo. Ma pur sempre un giovane che viene dalla B. Al Bologna pare non bastino 4,5 milioni di euro. Per dire, il Torino o il Palermo stanno trattando l'acquisto di Bjarnason, tra i migliori centrocampisti tra i cadetti, per un milione e mezzo. Forse due e rotti.

    5. Jorginho: ne abbiamo appena riscattato la seconda metà per 4,5 milioni di euro. Ma Petrachi del Torino lo vuole per Darmian. E per lui ne vale 3,5. Tutto, peraltro.
    Cos'è, il remake de I soliti ignoti? A questo punto diamo Higuain al Borussia Dortmund per il prestito di Immobile. Ovviamente senza diritto di riscatto.

    6. Torna Reina. E Valdifiori, uno dei migliori centrocampisti della scorsa serie A, è stato il primo acquisto. Insomma, abbiamo il portiere più forte del campionato dopo Buffon è il migliore interprete italiano del suo ruolo dopo Pirlo e Verratti, almeno secondo Conte. Tutto per 5,5 milioni di euro. Cioè per un quarto di Darmian, un terzo di Allan, due volte e mezzo meno di Saponara. Ma ci lamentiamo. D'altronde per il trio delle meraviglie Hjsay-Saponara-Valdifiori (neanche fosse la MaGiCa) a Empoli hanno rifiutato, con orgoglio, 23 milioni di euro. Con altri sette ci compravamo squadra e società.

    7. A Roma si vantano di aver preso la seconda metà di Nainggolan con trucchetti contabili (Ibarbo ora è il prestito più pagato del mondo) e di aver venduto bene Gervinho e Bertolacci e forse Destro. Esultano come se fosse risorto Falcao. D'altronde dopo Bradley e Dodó ceduti come fossero Xavi e Dani Alves, si sono specializzati. Ma nel frattempo si sono lasciati sfuggire pure Carlos Bacca e ancora si raccontano la favola del Pipita in giallorosso divertendosi e divertendoci con rozzi fotomontaggi. Cavani ha preso casa a Colosseo, Handanovic era già il nuovo Tancredi, Ibrahimovic è a un passo. Sabatini, pensate, si fa persino fregare i giocatori da Galliani. Così per dire.

    8. Ricordate Valon Behrami, l'eroe delle armate anti-Benitez? Sì, quello che sarebbe rimasto se Rafa non fosse arrivato, quello che Napoli l'ha adorata e non ha cercato la prima scusa per andarsene? Quello che ha sparlato dell'allenatore come un pazzo? Quello che quasi faceva retrocedere l'Amburgo per la prima volta nella sua storia (e che è rimasto in Bundesliga solo perché nello spareggio lui non c'era perché squalificato)? Proprio lui, ora con Sarri ha deciso. Torna. In Italia. Alla Fiorentina.

    9. Vi ricordate tutti quei tifosi che urlavano allo scandalo per come giocava Jorginho, perché Zapata ok segna ma non è all'altezza di una big e El Kaddouri se lo tenessero pure gratis? Ecco, ora si offendono se Cairo li valuta come un'offerta paghi due prendi tre. Fra poco rimpiangeranno pure il mancato rinnovo a Mesto.

    10. Aurelio, un favore: da Mascherano a Gonalons, passando per Emery, se hanno bisogno di farsi fare il contratto della vita dalle loro società facendo fessi noi, chiamassero qualcun altro. Io preferisco il modello Tare: farmi alzare Astori in faccia prendendo De Vrij. Ok? Non chiedo troppo, mi sembra.

    P.S.: alla prima uscita Giuntoli blinda Higuain e dice che Zapata andrà via solo in prestito. E che difesa e centrocampo sono le priorità. Questo ragazzo mi piace.
     

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