Maggio come Palo ’e fierro, l’orgoglio del Capitano

Pandev di nuovo posseduto dal fantasma di Rincon, Insigne fa il gesto che doveva fare a nome di tutti noi, e ci commuove come Lavezzi: le retró-pagelle di Verona-Napoli
  • [Foto: sscnapoli.it]

    di Errico Novi

    RAFAEL – È un ragazzo calmo, Rafael. È a noi che ci fa venire l’infarto. ZOFF

    MAGGIO – C’era un Napoli triste e derelitto, o quasi, che proprio a Verona vide il grande Palo ’e fierro prendersi la responsabilità del pareggio (lo potete apprezzare nel video sotto l’articolo): un’incursione da grande Capitano, qual è stato ieri Christian. Al quale vorremo sempre un bene dell’anima per quello che ha fatto. BRUSCOLOTTI

    FERNANDEZ – Albiol aveva deciso di aspettarlo a fine allenamento per fargli una paliata. Fernandez con la solita distratta nonchalance ha aperto di botto la porta dello spogliatoio e gliel’ha data in fronte. CICCIO BALDINI

    ALBIOL – Si carica per la per la paliata a Fernandez con interventi spazzatutto degni di certi vecchi stopper. Uno per esempio giocava nel mitico Napoli di Vinicio ed era l’unico della squadra che non avesse fattezze olandesi. VAVASSORI

    ARMERO – La verità è che Armero è un onesto terzino, quando non gioca con l’iPod nascosto nelle mutande e la musica cubana nelle recchie. VOLPECINA

    DZEMAILI – Tanto con uno come Inler vicino farò sempre la mia porca figura. CRISTIANO SCAPOLO

    INLER – Obiettivamente, nella puntualità con cui infila una cappellata ogni sette minuti è proprio svizzero. RAFFAELE LONGO

    CALLEJON – Prezioso come… ecco, la storia è questa: l’alter ego di Callejon aveva giocato già cinque stagioni nel Napoli; andò dal presidente di allora, Roberto Fiore, a discutere il reingaggio. Prendeva 3 milioni di lire l’anno: eravamo nel 1965. «Datemi per quello che valgo», disse a Fiore. E questo rispose: «Non hai mai chiesto nulla. Per questo, avrai 6 milioni di ingaggio quest’anno e la lista gratuita a fine campionato». JUAN CARLOS TACCHI

    PANDEV – C’è un’ombra che lo perseguita e ogni tanto ha il sopravvento. È l’ombra di un calciatore un po’ più alto di lui, che viene da lontano: RINCON

    INSIGNE – Gli hanno gridato di tutto. Lui segna e da napoletano vero fa il gesto con le mani: «Non vi sento, com’è che non vi sento». Lo ha fatto per tutti noi. Gliene saremo grati per il resto della vita. LAVEZZI

    MERTENS – Partita di calcetto: sputiamo il sangue tutti, scarponi come siamo, tranne uno che si chiama Giulio, gioca bene ma non torna mai. Langue a centrocampo, perde palla, non corre. Poi ciondolando ciondolando ne prende una, tira un po’ svogliato, entra nel sette. Mariano, onesto arrotino come me, mi fa: «Lo vedi a Giulio? Tale e quale a Mimmo Caso». E mo’ avete capito chi è MIMMO CASO

    HIGUAIN – Lui che studia per diventare napoletano nell’anima ieri ha fatto una tappa cruciale del percorso, ed è arrivato a una conclusione chiara: Giulietta è pop’ ’na zoccola. CARNEVALE

    RADOSEVIC – Magari sa pure giocare a pallone: comunque, se sul mercato va avanti così, lo appureremo presto. CONSONNI

    BRITOS - sv

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