Da Maggio a Maldonado, da Callejon a Capparella: allucinazioni post Napoli-Parma

Due notti non sono bastate a smaltire la febbre del sabato sera. Si susseguono terribili scambi di persona, come se la serataccia del San Paolo ci avesse catapultato in una giostra dell’orrore
  • di Errico Novi

    REINA – Tu ti vorresti solo divertire, vero? E invece sei capitato in una compagnia sadomaso. IEZZO

    MAGGIO – Qui ci vuole una soluzione di coppia, per lui e il compagno di fascia Callejon. Vogliamo fare Maldonado e Capparella? Andata. MALDONADO

    ALBIOL – Svagato come una lolita. FRESI

    BRITOS – Com’è la storia di Woody Allen, quando dice alla figlia “certo che comanda papà: mamma prende solo le decisioni più importanti”? Ecco, di lui possiamo dire “certo che ha giocato bene, ha sbagliato solo sull’azione più importante”. CONTINI

    ARMERO – Perfetto o giù di lì. Evidentemente l’uomo giusto nella serata sbagliata. JANKULOVSKY

    BEHRAMI – Rocky Balboa alla 14esima ripresa. WALTER DE VECCHI

    INLER – Inutilmente ordinato. MONTESANTO

    CALLEJON – Vedi Maggio. CAPPARELLA

    PANDEV – Anvedi come balla Pandev. SCARNECCHIA

    INSIGNE – È un campione, ma in certi errori ricorda Fantozzi. DATOLO

    HIGUAIN – Gli scende ben presto il cuore nelle calzettillas. DIONIGI

    HAMSIK – s. v.

    MERTENS – Quella traversa l’avrebbe scassata a colpi di motosega. CICCIO BAIANO

    ZAPATA (Preside’, si chiama Zapata, rassegnati) – Siamo convinti che in certe partite la sua andatura mostruosa e imponente basterebbe a dare la sveglia ai compagni. SILENZI

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