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Così i nostri bloggers hanno visto gli azzurri
  • Reina 8.5, Mesto 6, Albiol 7, Britos 7, Zuniga 6, Dzemaili 6, Behrami 6.5, Insigne 5.5, Hamsik 6, Callejon 5.5, Higuain 7.5. Inler, Pandev e Mertens sv. Benitez 7.
    Vittoria sofferta dopo un inizio da grande squadra. In una giornata in cui gli esterni d'attacco non girano, e' l'asse centrale a trascinare il Napoli: ottimi Albiol e Britos, fantastico Higuain, stoico Reina. Pepe non ha solo il merito di parare il rigore all'ex infallibile Balotelli, ma riesce a infondere sicurezza a tutta la squadra, soprattutto nei momenti di difficolta'. Domenico Zaccaria
     
    Reina 8; Mesto 5,5, Albiol 6, Britos 7, Zuniga 5,5; Behrami 7,5, Dzemaili 6; Callejon 6, Hamsik 6, Insigne 5,5; Higuain 8; Pandev 6, Mertens 6, Inler s.v. Errico Novi
     
    Reina 10, Mesto 7, raul albiol 6, Britos 6, zuniga 5,5, behrami 6,5, dzemaili 5, hamsik 5,5, callejón 5,5, insigne 5,5, higuain 8 Benitez 7 Pandev 5, mertens s.v., Inler s.v. Il (meno) peggior Napoli della stagione espugna San Siro dopo quasi tre decenni. E deve ringraziare una riserva (Mesto, eccellente), i suoi due estremi - il portiere e il bomber - e il solito Behrami. I partenopei partono con i migliori 6 minuti (5 occasioni da gol!) dai tempi di Napoli - Real Madrid, poi i peggiori 90 dall'inizio del campionato, difendendo come ai tempi di Mazzarri (cioé bassi e in apprensione) e affidandosi alle individualità. Britos prende mezzo punto in più solo perché raccoglie la torre di Raul Albiol e sfrutta il fatto che Mexes e Zapata lo guardano da due metri. Il centrale iberico ne prende mezzo in meno per l'intervento abbastanza stupido che porta al rigore del Milan. Ma forse aveva già capito che Pepe Reina si preparava a entrare nella storia. Il rigore numero 23 di Balotelli, infatti, porta fortuna solo al superportiere azzurro che para il primo penalty non trasformato in rete da SuperMario nella sua carriera da professionista. Poi cala la saracinesca fino al 91', quando (forse) battezza fuori una parabola stellare del centravanti della nazionale, che comunque si fa espellere a partita finita, tanto gli rode. Ma a dirci che Cavani ormai è un ricordo e non sarà mai un rimpianto è Gonzalo Higuain. Se al Matador servivano dieci occasioni per segnare, al Pipita ne serve una e mezza quando va male. Una gliela regala Zapata nel primo tempo e tira a un soffio dal palo, la seconda se la crea da solo. Si libera di due giocatori nello stretto fuori dall'area e cadendo, quasi alla Tardelli, tira la bomba che supera Abbiati. Il Borussia si è fatto sentire nella testa e nelle gambe dei giocatori, ma questa vittoria è così importante anche per questo: si vince da grande squadra anche soffrendo con le piccole.
    Boris Sollazzo

    Reina 9 Mesto 7 Albiol 7 Britos 7 Zuniga 5,5 Behrami 7 Dzemaili 5 Callejon 6 Hamsik 5,5 Insigne 5 Higuaìn 7,5 Pandev 5 Mertens 5 Inler sv Benitez 6
    Il peggior Napoli della gestione Benitez piega il Milan a San Siro dopo 27 anni. Gara pazzesca: il Napoli domina per i primi 10 minuti dei due tempi e poi si siede a guardare le scorribande del Milan, anzi di Balotelli (fa tutto lui). Come nel 1986 decisivo è il portiere. Allora fu uno straordinario Garella a blindare il risultato, oggi il merito è tutto di Pepe Reina che si toglie pure lo sfizio di parare il primo rigore sbagliato in carriera da Balo. Come con il Borussia il Napoli non riesce a congelare la partita. Pandev e Mertens dormono. Dzemaili e Zuniga eccedono nell'essere leziosi. Benitez saprà dove intervenire.
    Reina 9 Mesto 7 Albiol 7 Britos 7 Zuniga 5,5 Behrami 7 Dzemaili 5 Callejon 6 Hamsik 5,5 Insigne 5 Higuaìn 7,5 Pandev 5 Mertens 5 Inler sv Benitez 6
    Francesco Albanese

     

    Reina:   7,5 - Para il rigore. Un fenomeno.

                  7,5 – Spettacolare: la sua pelata luccica a San Siro. Rigori, uscite, parate: è in palla. Peccato per il gol di Balotelli che lo beffa.

    Mesto: 6 – Nel suo nome il suo destino. Poco convinto nei contrasti, poco incisivo nelle puntate offensive.

                6 – Fa il compitino. Ordinato e ordinario. Ma fa il suo.

    Albiol: 7 – Perfetto nei contrasti, tiene bene la posizione. Dà sicurezza al reparto difensivo.

                6,5 – Ordinato, preciso, impeccabile. Però non incredibile. Meno brillante di altre volte.

    Britos: 6,5 – Primi minuti: solita grandissima incertezza, salvata dal gol. Poi mediocre.

                   7 – E’ vero che tentenna a inizio partita. Ma poi ci mette l’anima e la testa. E tiene botta alla grande. Scaccomatto a chi ce l’ha con lui.

    Zuniga: 6 – Fa il giusto. Nessuna finta. Ci aspettiamo di più da lui.

                  6,5 – Preciso, puntuale, deciso. Non ci regala i soliti guizzi in attacco ma in difesa fa il suo.

    Dzemaili: 6 – Non pervenuto.

                     5,5 –Sottotono. Fa il suo ma incide poco. Ancora deve entrare in forma. Comunque utile.

    Behrami:  7,5 – Si suda la maglia: un vero e proprio leone.

                     7 – Il solito guerriero. Si sbatte e si batte come un leone. Si danna come un pazzo per 93 minuti. Certo peccato per quel gol sbagliato all’inizio.

    Callejon:  5,5 – Ci si aspetta di più di lui. A tratti si dimenticava che fosse in campo.

                     6 – A tratti troppo leggero. Fa un lavoro oscuro, molto utile, ma punge poco.            

    Insigne:   6 – Si impegna ma si complica la vita. Tiene comunque alta la squadra.

                     5 – Il talentino di Frattamaggiore delude. Troppi errori, troppa confusione, troppa “prisa”. Servono più cattiveria e più serenità. Si rifarà presto.                           

    Hamsik:    7 – Ecco cosa vuol dire il regista. Gestisce palla, ottima visione di gioco. Non segna ma basta la presenza.

                      6 – Tanto lavoro oscuro. Ma poco spumeggiante. Vogliamo vedere i bolidi da fuori, le verticalizzazioni e le intuizioni brillanti. Ma non sempre può essere così.

    Higuain: 8 – Dopo 27 anni ci regala la gioia di espugnare San Siro. Altruista, ottima visione di gioco. Un campione.

                   7,5 – Agevolato da Abbiati sul gol. Ma non è mai banale, sempre brillante, furbo, strategico. Un patrimonio. Anzi, una pepita d’oro.

    Benitez: 6 – Cambi tardivi. Fortuna che ha segnato Britos, ma si sente la mancanza del Capitano.

                   8 – Stratega, psicologo, tattico, motivatore. El mago de Madrid sorprende ancora tutti, con una prestazione saggia, tirata, vivace. E alla fine ha ragione lui. Un’altra vittoria .A Milano. In tranquillità. O quasi.

    Sollazzo Tania e Dario Bevilacqua il comandante uno dei magnifici sette di "Che vi siete persi"
     

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