Il pagellone di Napoli-Genoa

Ancora un passo falso con le piccole, quest'anno va così. Non basta un gol di gran classe di Higuaìn
  • ansa

    Reina 6, Réveillère 6, Fernandez 6 Raul Albiol 5,5, Ghoulam 5,5, Jorginho 5, Behrami 6,5, Callejón 6, Hamsik 5,5, Mertens 5, Higuain 6,5

    Insigne 5,5, Inler 5,5, Pandev 5,5

    Benitez 5

    Boris Sollazzo 2 (invitare a casa un tifoso genoano, per quanto gemello e simpatico, è da occasionali. Lo ha fatto pensando che ultimamente aveva sempre vinto con dei rossoblu accanto, ma rimane il peggior autogol dello stagione).

    Pareggio da imputare a Rafa Benitez: non dà i giusti stimoli alla squadra, come troppo spesso accade al suo Napoli con le piccole, soprattutto al San Paolo, ritarda e sbaglia i cambi, si fa mettere più volte in difficoltà da un Genoa limitato tecnicamente.
    Il Napoli non piace nell'approccio alla partita, è sempre distratto e lezioso, basta vedere due dei giocatori migliori delle ultime settimane, Ghoulam e Mertens. Il primo calca la sua fascia senza mai un guizzo, il belga cerca la soluzione personale dando già per vinta la partita messa sull'1-0 di Higuain su bell'assist filtrante di Marek Hamsik, che da quel momento sbaglia tutto il possibile. E in più Dries ha sulla coscienza la demenziale punizione della rete rossoblu.
    I partenopei targati Rafa mostrano i soliti limiti caratteriali: quando non c'è in ballo la posta grossa, si ammosciano. E dà fastidio vedere Higuain cercare l'ammonizione per saltare il Livorno e farsi trovare pronto per una partita con la Roma a questo punto inutile, vista la distanza in classifica dal secondo posto.
    E neanche dopo lo schiaffo dell'ex Calaió che segna un eurogol che con la maglia azzurra non gli abbiamo mai visto metter dentro, troviamo una squadra avvelenata. Fa male non vedere un forcing finale dettato dall'orgoglio, la rassegnazione al pareggio forse dà fastidio più della sufficienza con cui si pensava di aver portato a casa la vittoria.
    Preoccupa la stanchezza che si è vista nei giocatori: Jorginho non scendeva in campo da dieci giorni ma sembrava molle come chi avesse già fatto 50 partite, Reveillere è il solito dopolavorista, Raul Albiol è ufficialmente in crisi, Callejón è in debito d'ossigeno, a ragione, avendole giocate quasi tutte. Lui.
    L'unico guerriero rimane Valon Behrami, che anche in convalescenza attiva non molla mai la presa.
    Questo campionato ci dice sempre di più che dobbiamo ancora diventare grandi: 18 punti buttati con le piccole sono davvero tanti. Troppi.

    Francesco Albanese, Alessandro De Simone, Boris Sollazzo, Tania Sollazzo

    Reina 6; Reveillere 6.5, Fernandez 7.5, Albiol 5, Ghoulam 6.5; Behrami 6.5, Jorginho 5.5; Callejon 7, Hamsik 5.5, Mertens 7; Higuain 7; Insigne 5.5, Inler 6, Pandev 5.5. Benitez 5.5.
    Ma insomma il tiki-taka a che serve se non a vincere partite del genere? Niente, non siamo riusciti ad addormentare la gara né a metterla al sicuro. In serate come questa si sente un vuoto: manca un giocatore che suggerisca alla squadra di cambiare spartito quando è necessario. Forse poteva farlo Jorginho ma Gasperini lo ha fatto marcare praticamente a uomo, soprattutto nel secondo tempo. Avrebbe dovuto farlo Marek. Ci sarebbe piaciuto vederlo arretrare un po' e farsi dare palla, attirare i mediani del Genoa e creare lo spazio per gli inserimenti dei compagni. Quando è entrato Insigne e Mertens è andato a piazzarsi nel ruolo di Hamsik il Genoa stava già producendo il massimo sforzo e non siamo quasi più riusciti a uscire dalla nostra metà campo. Peccato perché nel primo tempo si è visto un Napoli tra i migliori della stagione, con un Mertens da far vedere nelle scuole calcio, Higuain superlativo, alcuni numeri da antologia di Callejon. Eppure.
    Tra i nostri, sotto tono Albiol e Jorginho. Reveillere a destra pare persino un po' più veloce. Fernandez sembra un nazionale argentino. Ghoulam è una sicurezza. Ma nel calcio gli 1-0 o si addormentano o si mettono al sicuro. E noi non siamo riusciti a fare né l'una né l'altra cosa.

    Errico Novi

    Reina 6; Reveillere 6, Albiol 6, Fernandez 6.5, Ghoulam 6; Jorginho 6, Behrami 6.5; Callejon 6.5, Hamsik 6, Mertens 6.5; Higuain 7. Inler, Insigne e Pandev sv. Benitez 6.
     
    Ancora un'occasione buttata al vento e ancora con un gol subito negli ultimi minuti. Stavolta l'ingenuitá è di Mertens, che regala al Genoa la punizione del pareggio. Nel primo tempo il Napoli è aggressivo dietro e spettacolare in avanti, mentre nel secondo rallenta i ritmi e prova a tenere l'1-0. Ma non c'è niente da fare: tra errori individuali e sfortuna (Calaió tira fuori dal cilindro una punizione perfetta) questa squadra non riesce proprio ad amministrare. Con il pareggio della Fiorentina la vittoria sarebbe stata fondamentale.
    Domenico Zaccaria

    Condividi questo post