O’ Trammammuro di Napoli-Swansea: chi sale e chi scende

Bene i cambi di Benitez, Insigne e Reina. Ghoulam invece terrorizza i cartelloni pubblicitari (e meno il portiere avversario)
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    di Domenico Zaccaria

    SU: PEPE REINA – La fantastica parata sul colpo di testa di Tiendalli, ma non solo: Pepe infonde sicurezza a un reparto traballante ed è insuperabile sulle palle alte. Quando serve, esce fino alla trequarti per spazzare di piede come un libero vecchia maniera. Avete presente De Sanctis? Ecco, l’esatto opposto.  

    SU: GONZALO HIGUAIN – Sbaglia tre gol clamorosi (due nel primo tempo e il possibile 3-1 nel finale) ma mette lo zampino in tutte e tre le marcature del Napoli. Il gol del 2-1 che spalanca le porte della qualificazione è uno splendido mix di bravura, rabbia agonistica e opportunismo. Ed è il 20esimo stagionale.  

    SU: LORENZO INSIGNE E DRIES MERTENS – Stavolta la staffetta fra i due funziona alla grande: Lorenzo segna il gol dell’1-0 con un fantastico pallonetto, Dries entra al suo posto e spacca la partita. Quando si dice che la concorrenza fa bene…

    SU: RAFA BENITEZ – Appunto. Stavolta l’allenatore azzecca tutte le sostituzioni. Hamsik e Mertens cambiano il volto della gara, mentre con Britos negli ultimi minuti Rafa si concede addirittura un cambio di modulo per un italianissimo 5-3-2. Ogni tanto ci vuole...

    SU: RAFAEL CABRAL BARBOSA – In Galles ci ha rimesso un ginocchio, ma questa qualificazione è anche merito suo. Non ce lo scordiamo.  

    GIU’: FAOUZI GHOULAM – Non uno, ma tre passi indietro rispetto alle prime esibizioni. Dietro riesce quasi a far rimpiangere Reveillere, davanti ricorda il cannibale Cavani: ogni punizione è sua, per il terrore dei cartelloni pubblicitari (e molto meno del portiere avversario).

    GIU’: GOKHAN INLER – Per carità, segna il prezioso gol che chiude la partita al 90esimo. Ma negli altri 89 sembra cercare con ostinazione la giocata che riuscirà a far imbestialire maggiormente il pubblico. E ci riesce quasi sempre.  

    GIU’: GORAN PANDEV – E’ vero, mette due volte Higuain davanti alla porta. Ma va a una velocità diversa da tutti i compagni di reparto. Diciamo dimezzata. Per non infierire.  

     

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