O’ Trammammuro di Napoli-Porto: chi sale e chi scende

Male Higuain, il principale responsabile dell’eliminazione. Ottima prova di Fernandez, mentre Henrique è la sorpresa. Ma una menzione speciale la merita il pubblico del San Paolo
  • gazzetta.it

    di Domenico Zaccaria

    SU: IL PUBBLICO DEL SAN PAOLO – Veniamo spesso criticati perché siamo un pubblico umorale, e in parte è vero. Ma lo spettacolo di ieri al San Paolo era degno di ben altri palcoscenici ed è stato un ottimo biglietto da visita per i campioni che (si spera) arriveranno a completare il giocattolo di Benitez. A dire il vero è stato un grande spot per tutto il calcio italiano, anche per quelli che ieri hanno brindato all’eliminazione (stupidamente, per questione di ranking) e che ogni domenica non perdono l’occasione di inneggiare al Vesuvio. Gli applausi a fine partita, che fanno il paio con quelli al termine della gara contro l’Arsenal, dimostrano che il pubblico di Napoli è molto più maturo di come viene dipinto. Chapeau.

    SU: FEDERICO FERNANDEZ – Ancora una grande prestazione che, a questo punto, porta con se qualche rimpianto: se si fosse espresso su questi livelli dall’inizio della stagione adesso il Napoli avrebbe qualche punto in più in campionato. E magari sarebbe ancora in corsa in Champions…

    SU: HENRIQUE ADRIANO – La migliore partita da quando è a Napoli, curiosamente nel ruolo di terzino destro nel quale sembrava adattato. E’ il primo a sfiorare il gol ed è l’ultimo ad arrendersi, anche quando la rimonta pare impossibile. Attento, preciso e all’occorrenza persino cattivo, annulla prima Quaresma e poi Varela. Non a caso i gol del Porto arrivano dalla fascia sinistra e non dalla sua parte. Di brasiliano ha davvero poco ma si è dimostrato un giocatore vero.

    GIU’: GONZALO HIGUAIN – Dispiace dirlo, ma le maggiori responsabilità di questa eliminazione sono sue: come lo abbiamo esaltato tante volte, oggi è il caso di rimarcarlo. Tra andata e ritorno Higuain ha avuto 4, 5 occasioni nitidissime e non ne ha messa dentro nemmeno una. Cosa ancora più grave è che sono capitate nei momenti chiave delle partite: sullo 0-0 in Portogallo e sull’1-0 al San Paolo. L’impressione è che sarebbe bastata una sola rete per indirizzare la qualificazione in modo diverso…

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