O’ Trammammuro del Dall’Ara: chi sale e chi scende

Inauguriamo una nuova rubrica dopo il 2-2 di Bologna-Napoli (e le lezioni di napoletano di Benitez)
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    di Domenico Zaccaria

    SU: JOSE’ MARIA CALLEJON – Al 33’ del secondo tempo, con un Mertens in grande spolvero e Insigne pronto a entrare in campo, tutti si aspettano che Benitez sostituisca lui. E invece a uscire è il talento belga. Dopo due minuti il campo fornisce la risposta alla scelta dell’allenatore: su un contropiede Callejon corre come se fosse il decimo minuto e fulmina Curci in diagonale. José parte sempre titolare e raramente Benitez fa a meno di lui prima del novantesimo, perché il suo destro chirurgico può far male in ogni momento. Tra parentesi, siamo a quota 13 gol stagionali.

    SU: GONZALO HIGUAIN – Un attaccante normale, dopo aver sbagliato un gol clamoroso a due metri dalla porta, si deprime e viene sostituito. Un campione inizia a giocare proprio in quel momento. Ecco, l’errore di ieri davanti a Curci ha fatto scattare la molla dentro Higuain: il rigore realizzato, l’esultanza rabbiosa, il fantastico assist per il momentaneo 1-2. Peccato che gli errori difensivi abbiano vanificato tutto.

    GIU’: GORAN PANDEV – Gioca nel suo ruolo preferito, eppure nessuno se ne accorge. Quando è in palla, Pandev riesce a farsi vedere fra le linee, a girarsi e a mettere il compagno davanti alla porta; quando non gira (e spesso si nota già dai primi minuti della gara) diventa un uomo regalato agli avversari. L’infortunio di Hamsik lo ha costretto agli straordinari, ma ora urge rifiatare.

    GIU’: RAUL ALBIOL – Tra i migliori nella prima parte della stagione, già da alcune partite l’ex Real sembrava un po’ in difficoltà. Eppure Benitez non gli ha risparmiato nemmeno la gara di Coppa Italia contro l’Atalanta. Risultato: a Bologna Bianchi è sembrato Ibrahimovic e il buon Raul ha sulla coscienza più di altri questi due punti buttati. Non se lo merita. Ma chi gioca al suo posto?
     

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