Scusate romanisti, avevate ragione. #Eladn

Molto rumore per nulla. Avete attaccato Boris Sollazzo, dicevate irridenti che era l’anno nostro. Vi chiediamo scusa per aver pensato male
  • di Boris Sollazzo

    Se siete lettori di Extranapoli della prima o seconda ora ricorderete il simpatico linciaggio social a cui fui sottoposto quasi un anno fa. Un pezzo ironico a commentare lavatrici e chiese al centro del villaggio mi valse un attacco concentrico di leoni da tastiera, demiurghi e demagoghi twittaroli e sinistri, palombelle rosse a rimbalzarmi sulla schiena e autoproclamatosi vermi a strisciare in 140 caratteri, eterodiretti alla meglio da radiofonici da radiare.
    Era il febbraio del 2014. E quasi tutti, tra una simpatica minaccia di morte, un elegante insulto alla mia povera mamma, l'espressione di desiderata vari sulla sorte dei miei arti, hashtaggava il tutto con uno sprezzante #eladn. Acronimo che sta per "è l'anno del Napoli". Sfottevano, gli arguti giallorossi, riferendosi ai trionfali e velenosi proclami dei giornali specializzati che definivano noi azzurri, per bruciarci (vecchia tattica della stampa del nord per vendere e allo stesso tempo scaldare e inquinare il nostro ambiente, abbastanza immaturo da caderci sempre), l'antiJuve. C'era da capirli: correvano come forsennati dietro i bianconeri mentre noi viaggiavamo al piccolo trotto, con qualche scatto estemporaneo ed entusiasmante, già pregustavano una rimonta per lo scudetto che tra Lecce, Genova, Siena e Venezia più volte hanno mancato sul più bello. Sfottevano perché in fondo con il 3-0 in semifinale di Coppa Italia ci avevano giusto lasciato il portaombrelli. Sì, perché loro quel trofeo, quando non possono più conquistarlo lo chiamano così, salvo poi emozionarsi per una stella d'argento, una delle loro tante comete che diventa poi regolarmente cadente.
    Devo essere sincero: stimo Sabatini da tempi non sospetti, apprezzo, pur se con qualche riserva, Rudi Garcia. E davo loro ragione: ero convinto fosse l'anno della Roma e facevano bene a prendermi in giro.
    Trovavo ridicolo reagire con quella sigla a una sconfitta che non ne ridimensionava la grande stagione, glielo dicevo e sottolineavo, con i miei migliori auguri, che avrebbero portato a casa un bel triplete.
    E invece erano in buona fede, diamine, e io devo chieder loro scusa.
    Nel 2014 si sono riempiti la bocca dei loro record, della qualificazione diretta alla Champions League, di un gioco spumeggiante e di una stagione irripetibile. Poi sono passati davanti alla bacheca scoprendo che, niente, non c'era neanche una targa a celebrare tanta vantata superiorità. Neanche in estate hanno vinto l'International Champions Cup. Terzi, pure là. Davanti agli ammericani. Dietro all'Inter: gol di Vidic nello scontro diretto.
    E poi però è iniziata la nuova stagione, ormai non c'era dubbio, altro che triplete. S'erano giusto scaldati la stagione prima: "co' Cole e Iturbe só cazzi ppe tutti". Pronti via, sempre dietro alla Juventus. E, però je l'hanno rubbbata allo Stadium. Verissimo. Cor Sassuolo e cor Genoa alla fine era solo un risarcimento.
    In Cempio però, senza l'arbitri vennuti, è stata tutta n'artra storia. Eh già, cinque punti e tutti a casa. In gironi di ferro persino più difficili del loro il Napoli per due volte, per dire, quei punti li ha fatti alla fine dell'andata del gruppo. Per dire, eh.
    Insomma, romanisti, perdonatemi. Vi abbiamo battuto per tre volte, godendo parecchio e senza farvi segnare neanche un gol al San Paolo, quest'anno. Per batterci all'Olimpico in campionato vi abbiamo regalato due occasioni di Pandev e Insigne e un Cannavaro in disarmo che con l'arbitro ha fatto più danni di De Sanctis contro il Bayern ("semo alla pari, giocamosela". Bum, 1-7) e in Coppa v'é servito a pochino il 3-2.
    E poi mentre voi facevate punti a ripetizione, "utilissimi", noi ci portavamo a casa due coppe. Perché solo voi tenete il ritmo della Vecchia Signora, ma intanto solo con noi gioca le finali e le perde.
    Insomma, amici miei giallorossi solo ora, a inizio 2015, ho finalmente capito. Non mi prendevate per i fondelli. Avevate ragione voi, #eladn.
    Eh sì, Era l'anno del Napoli.
    Perché voi c'avete er capitano, Nainggolà e Gervinho, ma poi postate su Facebook le foto di Higuain con la vostra maglia. Certo, a noi non dispiace, ci lusinga che vi piaccia tanto da farvi fare questi patetici fotomontaggi, ma noi continuiamo a preferire l'istantanea, vera, di lui che vi uccella in mezza rovesciata.
    Voi vi rifarete, ne sono certo, quest'anno. Coppa Italia, Europa League e tricolore non vi sfuggiranno. Sono sincero, potete, anzi dovete vincerli tutti e tre. Nel 2015, però. Perché il 2014 #eladn. Era l'anno del Napoli.
    Buona fortuna e tanti auguri. Dovete solo passare alla cassa.

    P.S.: comunque amico lupacchiotto non temere. Semmai dovesse andar male pure quest'anno, il prossimo con Gerrard e Ibrahimovic sbancate, só sicuro.

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