L'alberello dei gufetti

Riflessioni in ordine sparso dopo Napoli-Bruges
  • di Lucio Fava del Piano

    Facile fare i bulli dopo un 5-0 in coppa, eh? Adesso tutti a lodare la duttilità di Sarri, l’intelligenza di questo e la bravura di quello. Tutti saltati sull’improvvisata carretta vincente. Oggi.

    Ieri non era proprio così. Non che il Bruges fosse presentato come una succursale del Real Madrid, però i segnali di allarme non mancavano, anche alla luce dei recenti risultati in campionato. Gianni Di Marzio, ad esempio, parlava di "una squadra sgorbutica, giocano con un 4-3-3 con attaccanti interessanti”. E la Gazzetta metteva in guardia soprattutto un uomo: "Un gol ogni 85’ è il biglietto da visita con il quale Abdoulay Diaby si presenta al Napoli”. Quindi domani scriveranno che non ha segnato solo perché è stato sostituito dopo un’ora di gioco.
    Messaggio simile dal procuratore Gianfranco Cicchetti, secondo cui “il tecnico del club Brugge sa il fatto suo. Il 4-3-3 della squadra belga è molto pericoloso e Vazquez sarà il nemico numero uno da tenere d’occhio e poi non dimentichiamo Meunier”. Meunier è quello che stamattina sta ancora cercando Mertens in giro per Napoli, non avendolo visto mai ieri sera, Vazquez è stato sostituito dopo 70 minuti di nulla.
     
    Anche dalle parti di casa nostra una certa prudenza era più o meno obbligata. Mertens, commentatore scontato in quanto belga, parlava diplomaticamente di una squadra “non facile” e l’indimenticato ex Luca Fusi invitava a non snobbare né i belgi né l’Europa League.
     
    Chiaro che con premesse così, nessuno oggi abbia potuto dire “vabbè, abbiamo vinto con quattro morti in gita premio”. Per fortuna ci ha pensato ieri sera lo stesso Sarri a inaugurare un genere giornalistico assolutamente innovativo: l’allenatore che cerca alibi agli avversari. Speriamo sia chiamato a cimentarsi in questo esercizio ancora molte, molte volte. A partire da domenica sera, quando tutti sperano di sentirgli dire “vabbè, ma loro avevano giocato giovedì in trasferta, sono tornati di notte, erano stanchi e delusi per il pareggio al 94’…”
     

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