Napoli-Livorno vista da Germano Bellavia

Londra è alle spalle, in campionato diremo la nostra. Ora la Roma, che nostalgia il gemellaggio degli anni '80
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    di Germano Bellavia

    Con la vittoria sul Livorno ho una certezza: in campionato diremo la nostra. Prima dell'Arsenal c'eravamo illusi un po' tutti me compreso.

    Per fare strada in Europa manca ancora qualcosa. A Londra tra noi e loro in campo c'era un gap di circa 180 milioni di euro! In serie A è tutta un'altra storia ed il campionato è il mio vero obiettivo/sogno. La gara contro il Livorno è la dimostrazione che anche con un turnover massiccio si può fare bene: Fernandez, Armero, Mertens alla lunga potranno risultare utili alla causa.

    Di sicuro non abbiamo ventidue giocatori su cui fare affidamento, ma sedici sì.

    L'esclusione di Cannavaro la capisco, Contro il Sassuolo sembrava che la resposnsabilità della mancata vittoria fosse tutta sua. Il pubblico napoletano talvolta è irriconoscente. Condivido la mossa di Benitez, in questo momento è meglio che Paolo giochi lontano dal San Paolo.

    Adesso godiamoci questa sosta e prepariamoci alla sfida con la Roma. Quella di Garcia è una squadra forte, guidata in campo da un campione straordinario come Francesco Totti.

    Auguro al nostro Insigne di fare la metà di quello che a Totti è riuscito con la Roma. Giocare con la squadra della propria città è un sogno e lo conferma l'emozione che tutti abbaimo vissuto al gol di Lorenzo contro il Borussia Dortmund. Ho rivissuto le sensazioni dei tempi di Diego: in fondo Maradona era come un figlio adottivo di Napoli.

    In ogni caso mi fa piacere il primato giallorosso. Se primo non può essere il Napoli meglio loro piutosto che le solite del nord.

    Lasciatemi dedicare un ultimo pensiero ai tifosi di Napoli e Roma: quanta nostalgia dell'antico gemellaggio! Sportivamente mi sono formato negli anni '80 e ricordo con affetto quell'atmosfera di fratellanza che si viveva in occasione delle sfide tra noi e la Roma.

    Purtroppo le nuove generazioni hanno rovinato tutto.

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