Napoli e Genoa, due destini che si univano

Negli anni scorsi il cammino di azzurri e rossoblù è stato parallelo: dal precipizio della C al contemporaneo ritorno in serie A, vi riproponiamo la storia recente delle due squadre
  • di Domenico Zaccaria

    “Siamo due destini che si uniscono”, cantavano i Tiromancino, e in effetti per sei lunghi anni – dal 2004 al 2009 – la storia di Napoli e Genoa si è intrecciata nella buona come nella cattiva sorte. La storia recente di due società amiche sulle tribune, e molto meno a livello dirigenziale, si può far risalire a una data precisa: 12 giugno del 2004. Il Napoli chiude malinconicamente il suo campionato in serie B al 14° posto; al San Paolo, contro l’Albinoleffe, ci sono 3mila spettatori, minimo storico della società che da lì a poco (il 30 luglio) sarebbe fallita.

    Simile il cammino del Genoa, che arriva addirittura 16esimo nella serie cadetta, salvandosi per un soffio. Nella stagione successiva, il Napoli rilevato da De Laurentiis inizia il suo primo campionato di serie C (che culminerà nella sconfitta ai playoff contro l’Avellino) mentre il Genoa di Milito domina il campionato di B e festeggia la promozione dopo il 3-2 casalingo con il Venezia. Dopo pochi giorni scoppia il caso illecito e il Grifone precipita dal sogno A all’incubo C. Napoli e Genoa in terza serie, sia pur in gironi differenti: non era mai successo nella storia del calcio. Eppure entrambe riescono a conquistare la promozione in serie B: il Napoli arrivando primo, il Genoa vincendo i playoff contro il Monza. Insomma, la stagione 2006/07 sembra quella del tanto agognato ritorno degli azzurri e del grifone in serie A. E invece la sorte sembra voltare di nuovo le spalle alle due società: scoppia lo scandalo Calciopoli e la Juventus viene retrocessa in serie B.

    Ai nastri di partenza della stagione si presentano Juve, Napoli, Genoa, Bologna, Brescia, Bari, Piacenza e Lecce, tutte in lizza per i 3 posti che garantiscono la promozione. Il finale è noto, ed è ben descritto da Boris Sollazzo in #chevisietepersi. Pochi invece ricordano che nelle prime stagioni dopo il ritorno a braccetto in serie A, i risultati sembrano premiare più le scelte del Grifone che quelle della società di De Laurentiis; e soprattutto, quella con i fratelli genoani diventa per il Napoli una sorta di maledizione sul campo. Stagione 2007/08: Napoli-Genoa 1-2 e Genoa-Napoli 2-0. Nel 2008/09, Genoa-Napoli 3-2 e Napoli-Genoa 0-1. E ancora, l’anno successivo, 4-1 a Marassi e 0-0 al San Paolo. La tendenza si inverte solo con l’arrivo di Mazzarri e il 12 dicembre del 2010 arriva finalmente il primo successo degli azzurri: 0-1 a Marassi, gol di Hamsik e identico risultato al ritorno, sempre con rete dello slovacco.

    Negli ultimi due campionati, invece, il bilancio parla chiaro: 3 vittorie azzurre a 1. Ma al di là degli scontri diretti, i destini di Napoli e Genoa hanno finito per dividersi: mentre gli azzurri si sono stabilmente inseriti fra le prime della classifica i rossoblù, tra cambi in panchina e poco comprensibili rivoluzioni estive si ritrovano ogni anno a lottare per restare in serie A. Fratelli, vi vogliamo vedere in alto insieme a noi. Ma sempre un gradino sotto, sia chiaro.

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