L'albero dei gufi e il biscotto

  • di Lucio Fava Del Piano

    Non so da dove cominciare. Non lo so perché quello che appena pochi giorni fa era l’albero dei gufi è improvvisamente diventato un bosco. Ed è proprio nella boscaglia che amano nascondersi anche gli sciacalli, pronti a balzar fuori quando vedono la preda, meglio se gravemente ferita o addirittura morta. E il Napoli, gravemente ferito, in questo momento è una preda prelibata e facile per tantissimi sciacalli.

    Non so da dove cominciare. Da Auriemma che imputa il crollo della squadra alle voci detsabilizzanti sul presunto interesse per il suo allenatore da parte del potentissimo West Ham? Da Tuttosport che, come ogni maggio-giugno da una decina d’anni, scrive che la Juve è interessata al nostro centravanti? Da Malfitano che se la prende con l’ufficio stampa? Dalla Gazzetta cui non sembra vero che il Real Madrid possa star pensando al nostro allenatore? Da Tascone che… vabbè, lasciamo perdere…
    Non so da dove cominciare. Da Higuain che soffre gli appuntamenti decisivi (certo, a Doha c’era Varricchio in campo, mi sembra…)? Da Benitez che è presuntuoso, chiattone, non ha capito il calcio italiano, si lamenta di arbitri e stampa? Da De Laurentiis che non ha confermato Reina e poi non ha preso neanche Neuer, Buffon, Cech, Jaschin o Mazinga Z? Da Hamsik che si ostina a non mandare nessuno a quel paese e da Britos che si ostina a essere Britos?
    Non so da dove cominciare. Da Benitez che se ne vuole andare, da Higuain che se ne deve andare, da Callejòn che se ne è già andato? Da “ci servono un portiere, un terzino, tre stopper e quattro mediani”? Da Mihajlovic è quello giusto, magari con De Silvestri, Obiang, Soriano (e perché no Vitale, Maiello e Ciano)?
    Non so da dove cominciare. Da fallimento, crollo, figuraccia, depressione, vergogna, rivoluzione, ricostruzione, azzeramento, dire, fare, baciare, lettera, o testamento?
    Non so da dove cominciare. ma so che prima di cominciare e ricominciare, ci sarebbe ancora una stagione da finire. Ah, no, tanto la partita di stasera sarà certamente un biscotto. Però domenica sera, come che vada, come che sia andata, sarebbe bello se il San Paolo applaudisse la sua squadra. La nostra squadra. Per poi ricominciare...
     

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