L'albero dei gufi di Parma-Napoli

Se ci sono di mezzo gli azzurri, allora è inevitabile tirare in ballo la "sceneggiata". Ecco le parziali ricostruzioni lette stamattina...
  • di Lucio Fava Del Piano

    Si dovrebbe parlare di calcio, vero? Magari della partita che il Napoli ha giocato a Parma, di Andujar che ha regalato due gol ai ducali? Qualche buontempone potrebbe far perfino notare che, in fondo, abbiamo rosicchiato un punto a Roma e Lazio, che ormai è a tiro di scontro diretto…

     
    Si dovrebbe, si potrebbe, ma non si fa. Oggi le pagine dei quotidiani sportivi e non, le dichiarazioni del giorno dopo, le ricostruzioni televisive sono tutte per il post partita, la rabbia di Higuain, le accuse dell’ex allenatore del Napoli e della nazionale (poi ritrattate). E giù uso e abuso di parole come vergogna, bufera, sceneggiata (questa quando si parla di Napoli non manca mai), nervi saltati, fatti gravissimi e via iperbolizzando.
     
    Senza andare a rincorrere in giro cosa abbiano detto questo e quello, vale per tutti l’atteggiamento della Gazzetta, con tutti i suoi schierati come un sol uomo contro il Napoli. Si comincia parlando di Mirante e degli "insulti che gli sono stati rivolti da Higuain e compagni”. Poi, con una prosa quantomeno zoppicante, e dimenticando ogni possibile riferimento alle provocazioni dello stesso portiere, si sancisce che l’estremo difensore di Castellammare ha sfoderato una grande prestazione perché “crede ancora in un calcio pulito”. Chissà se è lo stesso Mirante che fino a 3 giorni fa voleva rescindere il contratto e se è lo stesso Parma che a questo campionato non avrebbe mai dovuto essere iscritto, con buona pace del calcio pulito.
     
    Poi si passa a Higuain. Sempre dalle colonne rosa, Luigi Garlando parla di “squallida sceneggiata” del Pipita, imputato di non conoscere parole come dignità, rispetto, lealtà e spirito sportivo. A differenza di quanto accade, si ricorda esplicitamente, per la Juventus (che infatti si attiebuisce due scudetti più di quanti ne abbia vinti, alla faccia della lealtà!) e per Tevez. Ora, quantomeno, ci si aspetta che Higuain non venga più neanche solo accostato alla società bianconera quale possibile obiettivo di mercato…
     
    Ma agli amici della Gazza non basta. Questa mattina, intervenendo in radio, Alberto Cerruti ha dicharato “spero che venga aperta un'inchiesta e ci siano delle sanzioni, l'episodio è gravissimo”: purtroppo non è stato possibile vederlo in faccia - la radio funziona così - ma in molti sono pronti a scommettere avesse la bava alla bocca mentre pronunciava quella parole. Parole che riecheggiano quanto già scritto sulle pagine odierne del quotidiano, secondo cui quanto accaduto nel post partita "potrebbe richiedere, sicuramente, l’intervento della giustizia sportiva, soprattutto se le frasi sono state ascoltate anche dagli arbitri o dai collaboratori della procura federale. Insomma, il caso c’è”. E sottolineiamo il “sicuramente”.
     
    E siccome ala Gazzetta non si accontentano di vincere, ma vogliono stravincere, nell’articolo sulla partita scrivono quanto segue: "C’è un labiale che inchioda il Pipita quando, nei minuti finali, si rivolge a Mirante dicendogli: "Cosa vuoi, siete già in B", invitandolo a rinviare il pallone”.
     
    Appunto, invitandolo a rinviare il pallone. Cioè, l’unico labiale, l’unica cosa “accertata”, è che il Napoli si sia lamentato non perché il Parma abbia giocato la partita, ma per le perdite di tempo. Come lo stesso Napoli ha detto e fatto filtrare.
     
    Insomma, tutta la storia “gravissima” che il Napoli avrebbe preteso di avere partita vinta, sulla quale la Gazzetta ha costruito una narrazione ponderosa e moralizzatrice è sostanzialmente una monatura, per non dire di peggio. Dove l’ho letto? Sulla Gazzetta!

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