La PlayNapolist dopo Napoli-Sampdoria

L’amaro pareggio del San Paolo raccontato in musica, dai Negrita ai Rolling Stones
  • di Raffaele Calvanese

    Pazienza si era detto, è pazienza bisogna continuare ad avere. Il tempo sarà galantuomo, almeno così speriamo tutti noi che intendiamo il tifo come sostegno, come pars costruens e non solo destruens. Dopo il Sassuolo avevamo cominciato a tirare qualche somma, qualcosa di positivo, non certo il risultato, e sprazzi di un nuovo Napoli conditi con vecchie patologie. La partita con i blucerchiati, schierati per l’occasione con un giallo segnaletico, ha proposto trame offensive favolose. Scambi di prima e geometrie da lustrare gli occhi ai, pochi, presenti allo Stadio. Ma la squadra ha anche riproposto la cronica paura e i blackout difensivi.

    Thegiornalisti – Fine dell’estate

    Siamo indietro con la preparazione, i calori estivi solo in parte alleviati a Dimaro pesano ancora, un mercato che ha portato nuovi arrivi alla spicciolata non ha certo aiutato. Omogeneizzare tanti nuovi acquisti e arrivi ritardati causa competizioni extraeuropee ha reso questo inizio di campionato un piccolo calvario fisico. Probabilmente si pensava che i primi due scontri sarebbero stati più alla nostra portata ma da quanto si è visto quest’anno nessuno regalerà punti, tranne noi, al momento.

    Men at Work – who can it be now

    E’ un cantiere aperto questo Napoli. In questi anni di gestione DeLaurentiis siamo stati abituati bene in un certo senso. Abbiamo cambiato relativamente pochi allenatori e ogni volta i cambi hanno dato subito risultati, stavolta la partenza è stata più lenta e macchinosa. Gli schemi e il modulo sono cambiati, alcuni giocatori, vedi Insigne, hanno cambiato ruolo e amalgamare tutto non è certo un lavoro facile. Guardiamo avanti e cerchiamo di lavorare sulla falle che permangono croniche da anni ormai.

    Negrita – Provo a difendermi

    Parliamoci chiaro: la difesa era è resta il punto critico di questa squadra. Non è una questione legata alla gestione Benitez, ma è un tallone d’Achille che si trascina da anni. Le tante sessioni di calciomercato non sono mai riuscite a trovare un leader per questa difesa. Albiol ora incarna la fragilità di un reparto che fatica a sentirsi sicuro di sé. Contro la Samp abbiamo regalato due gol che forse nemmeno i genoani sponda blucerchiata immaginavano di poter fare. La fase difensiva resta un cantiere aperto, da troppi anni ormai. Molta della fragilità risiede nella testa però, più che nelle gambe. Perché il gol lo si può anche prendere, ma spegnere la luce permettendo agli avversari di fare i padroni in casa nostra, quello è davvero un atteggiamento che non possiamo vedere, ormai da anni, nella nostra squadra.

    The Smiths – Panic

    Una squadra è vincente quando lo vuole davvero. Quando la testa e le gambe vanno dalla stessa parte. I limiti tecnici sono sempre secondi a quelli di volontà. Lo dimostra la storia di tantissimi calciatori di serie A non certo maestri di stile o di tecnica ma capaci di carriere vincenti e spettacolari. Il panico che si percepiva tra gli azzurri dopo il rigore procurato da un Albiol che pare ormai bollito al pari di altri veterani, era palpabile e visibilissimo. Una partita che è cominciata in toni trionfali, sfoderando dinamiche e geometrie capaci di imbambolare la Samp per poi vanificare tutto in pochi minuti. Il cinismo e la cattiveria agonistica devono prendere il sopravvento, confortati dalle gambe, in modo da evitare di perdere quantomeno i punti che meritiamo.

    Rolling Stones – Time is on my side

    Lorenzo nel ruolo di trequartista mi pare una grande invenzione, per il Napoli e per la sua carriera. Lì davanti i ragazzi fanno scintille quando si scambiano la palla in velocità. Le cose buone si sono viste, come dice anche il Mister il Napoli ha dominato per lunghi tratti di partita. Quando le cose girano nel verso giusto la crisi sembra solo un ricordo lontano. Lasciamo che i nostri pregi curino i nostri difetti. Abbandoniamoci anche a un po’ di positività. Il tempo è dalla nostra parte, come dicono gli Stones, e se vorrà e se noi lo vorremo, sarà galantuomo.

     

    Forza Napoli Sempre   

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